La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Basta un bicchiere di latte e due uova a fare una minestra per quattro o cinque persone. Con un bicchiere e due dita di latte e tre uova ho fatto una
Pagina 014
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
distanza di un dito e mezzo per farne tanti quadretti in forma di mandorla. Prendeteli uno alla volta per stringere colle dita le quattro punte, due
Pagina 031
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Una dozzina di ranocchi, se sono grossi, potranno bastare, io credo, per quattro o cinque persone, ma meglio è abbondare.
Pagina 036
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Grammi 350 sono più che sufficienti per quattro persone di pasto ordinario e per questa quantità bastano cinque acciughe. Lavatele, nettatele bene
Pagina 055
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
per quattro o cinque persone, e col medesimo unito a parmigiano grattato, condite gli spaghetti, ossia i vermicelli, asciutti, ma abbiate l
Pagina 056
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Prendete peperoni grossi e verdi, apriteli, nettateli dai semi e tagliateli per lungo in quattro o cinque strisce. Date loro una piccola scottatura
Pagina 070
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
cura il minchioncione cominciò a ragionare: «Se due uova fanno bene, quattro faranno meglio,» e giù quattro uova. Poi: «Se quattro fanno bene, sei
Pagina 071
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
posto la carne è piuttosto grassa. A mezza cottura condite l’agnello con sale e pepe e quando sarà totalmente cotto versateci quattro o cinque uova
Pagina 099
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
acciughe lavate, nettate dalla spina e tagliate in quattro o cinque parti, ed infine pesce lesso a pezzetti. Condite ogni cosa insieme con sale, olio e
Pagina 119
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Prendete un pollastro e steccatelo con alcune ciocchette di ramerino e con uno spicchio d’aglio diviso in quattro o cinque pezzi. Mettetelo al fuoco
Pagina 125
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Tritate minutamente mezza cipolla e mettetela in una cazzaruola con un pezzetto di burro e quattro o cinque fettine di presciutto larghe un dito
Pagina 126
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
cappone può bastare per quattro o cinque persone.
Pagina 126
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
piccione e della vitella, poi la metà del presciutto e della lingua, la metà del burro sparso qua e là a pezzettini e la metà ossia quattro spicchi dell
Pagina 130
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
gettandola con forza contro la spianatoia, lasciatela un poco in riposo e tiratene una sfoglia addoppiandola quattro o cinque volte, riducendola, per ultimo
Pagina 131
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Collocate nel fondo di una cazzaruola tre o quattro fette di lardone sottili come la carta, ponete il pezzo del cignale sopra alle medesime
Pagina 135
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Coprite bene la cazzaruola e fatela bollire a fuoco lento finchè il pezzo sia cotto, per la qual cosa ci vorranno da quattro e più ore se la bestia è
Pagina 138
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
freddo. Dividetele in quattro parti, imbiancatele, tagliatele a dadi, rosolatele appena nel burro ed unitele al sugo il quale deve vedersi piuttosto
Pagina 138
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Tagliate la spalla a pezzi sottili e larghi tre dita in quadro. Trinciate due cipolle novelline oppure tre o quattro cipolline bianche; mettetele a
Pagina 148
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
pezzo sia di un chilogrammo all’incirca steccatelo con lardone e quattro garofani, legatelo e mettetelo al fuoco con mezza cipolla tagliata a fette
Pagina 153
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Prendete una braciuola magra di vitella del peso di grammi 300 a 400; battetela e spianatela bene. Frullate tre o quattro uova, conditele con sale e
Pagina 157
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
cipolla steccata con due garofani, facendola bollire per tre o quattro ore. Spellatela quando è ancora a bollore lasciatela freddare e mandatela in tavola
Pagina 164
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
grattato e con quattro uova frullate, legate i detti fagiuolini, già ghiacciati, mescolate e versate il composto in uno stampo liscio, imburrato prima e
Pagina 172
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Tagliateli in quattro spicchi e fateli bollire nell’acqua salata per soli cinque minuti. Se li lasciate di più sopra al fuoco oltre ad inzupparsi
Pagina 174
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
sopportare devono rammentarsi che per essi queste piante sono vere crocifere, così chiamate perchè i loro fiori portano quattro petali in forma di croce.
Pagina 192
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Prendete una palla di cavolo bianco, nettatela dalle foglie verdi a grosse costole e tagliatela in quattro spicchi cominciando dal gambo. Lavateli
Pagina 193
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Prendete una palla di cavolo cappuccio o verzotto, tagliatela in croce dalla parte del gambo per formarne quattro parti ed ognuna di queste
Pagina 196
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
, tre o quattro scalogni trinciati, una o due foglie d’alloro, un mazzettino di prezzemolo, un pochino di sale e una presa di pepe; fatelo bollire per
Pagina 229
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
soffriggere nell’olio per quattro o cinque minuti, tanto per assodarne la carne. Conditelo così caldo con sale e pepe e poi condizionatelo in questa maniera:
Pagina 234
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Lasciate indietro le mandorle e i pinoli per aggiungerli dopo ed intridete il tutto con quattro uova, essendo così sempre in tempo di servirvi del
Pagina 244
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
, facendone d’ogni metà quattro o cinque pezzi. Badate che questa torta non riesca più grossa di un dito e mezzo o al più due dita ond’ella abbia modo di
Pagina 247
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
tempo abbondano. Richiedono una lavorazione lunga forse di quattro giorni, perchè vanno rimaneggiate parecchie volte. Eccovi la nota degl’ingredienti
Pagina 258
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Dividetelo in tre o quattro parti formandone delle palle e ponete ognuna di esse in una teglia sopra a un foglio di carta che ne superi l’orlo, unta
Pagina 259
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Colla metà dose potete ottenere quattro belle ciambelle di grammi 350 circa ciascuna, quando non vogliate farle più piccole.
Pagina 264
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
371. Quattro quarti all’inglese
Pagina 265
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
372. Quattro quarti all’italiana
Pagina 266
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
cariche onde aver modo di riceverla e mangiare sul tesoro pubblico a quattro ganascie.
Pagina 267
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Tagliate le mele in quattro spicchi, sbucciateli e levate loro la loggia del torsolo. Tagliate questi spicchi a fette più sottili che potete e
Pagina 267
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Sbucciate la zucca, pulitela dai filamenti superficiali e grattatela sopra a un asciugamano. Prendete le quattro punte di questo per raccoglierla
Pagina 283
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
lavorate queste cose insieme almeno mezz’ora. Unite al composto le mandorle e rimestate ancora, poi le quattro chiare montate e la farina fatta cadere
Pagina 287
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Mandorle dolci, grammi 100 e tre o quattro amare. Uova, N. 5.
Pagina 295
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
, per esempio, si mandano tre o quattro braciuole nella lombata, ad un altro un’ala di fegato, ad un terzo un piatto di buon migliaccio; e la famiglia
Pagina 321
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Mettete le pere al fuoco coperte d’acqua e fatele bollire per quattro o cinque minuti; poi gettatele nell’acqua fresca, sbucciatele, tagliate loro la
Pagina 324
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Zucchero, grammi 150. Colla di pesce, grammi 20. Acqua, decilitri 4. Alkermes, quattro cucchiaiate. Rhum, due cucchiaiate. Un arancio dolce grosso
Pagina 327
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Ribes, grammi 300. Zucchero, grammi 130. Colla di pesce, grammi 20. Acqua, decilitri 2. Marsala, quattro cucchiaiate. Odore di vainiglia.
Pagina 329
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
legno. Quando avrà cominciato a fermentare (il che può avvenire anche dopo tre o quattro giorni) affondatene il cappello o rimestatelo con un mestolo due
Pagina 334
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
non prenda di bruciato. La bollitura dev’esser breve; quattro o cinque minuti sono bastanti a incorporare lo zucchero nel liquido. Una bollitura
Pagina 336
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Rhum genuino, quattro cucchiaiate.
Pagina 344
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Grattate in pari tempo la scorza dei limoni e tenetela infusa in due decilitri del detto spirito per otto giorni; per tre o quattro giorni
Pagina 345
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Grattate la cioccolata e mettetela al fuoco collo zucchero e con quattro decilitri del detto latte in una cazzaruola ove stia ristretta. Fatela
Pagina 349
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Dolci. Quattro quarti all’italiana, N. 372. Zuppa di visciole, N. 413.
Pagina 365