La ricerca delle radici
dell' ambiente in cui siamo nati, della temperatura del nostro sangue, del labirinto che la sorte ci ha assegnato. Non c' è regola; i "Giornali di
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La ricerca delle radici
C' è uno strano destino comune a molti libri fondamentali: non cadono nell' oblio, ma vengono amputati in maggiore o minor misura, e raggiungono la
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filosofi allegri: non c' è da aspettarsi, da Rabelais, lo scrupolo geometrico e verisimile di Swift. Il suo mondo, e il suo modo di raccontare, sono
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c' è ancora, e non agli antipodi; che l' uomo può mostrarsi valente e ingegnoso anche in imprese di pace; che il rapporto uomo-macchina non è
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porte, insomma. In "Moby Dick" c' è tutto quello che mi aspetto da un libro, ma anche molto di più. C' è l' esperienza umana, i mostri, il mondo reale
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dice male, con una voce che non ci sembra più quella di prima. Sarà colpa sua o nostra? Sulla carta, c' è tutto perché il libro continui a vivere: Saint
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conosco noia maggiore di un curriculum di letture ordinato, e credo invece negli accostamenti impossibili. Cosa c' è di comune fra Lucrezio e Isaak
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troncato. Non c' è più, il loico indomito, il savio arguto ("Dio stesso non può soffrire chi non ha quattrini. E perché? Perché, se Dio amasse il povero
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lettore una ben definita visione del mondo. Nei sonetti che riportiamo, scritti nei primi decenni dell' Ottocento, c' è l' atto creativo, conglobato col
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definizioni precise; in questi scantinati, frequentati solo dagli addetti ai lavori, c' è chi misura la resistenza alla flessione degli spaghetti crudi e
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Astronomo, specialista del Radar durante la seconda guerra mondiale, autore di fortunati romanzi di fantascienza, Arthur C. Clarke è una smentita
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