La pittura moderna in Italia ed in Francia
abbandonare il suo maestro, per gli audaci ardimenti del Géricault e del Delacroix; comprese i tempi mutati, e i nuovi pericoli cui essa andava incontro
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se il Delaroche non fosse stato un grande artista, sarebbe stato un grande scrittore, e in ciò sta tutta la definizione del suo ingegno, la sua critica
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. Quello che in Francia chiamano il caratteristico dovette essere il suo scopo principale, e i discepoli, esagerando, arrivarono spesso a confondere
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, storico o no che fosse il soggetto, l’artista era libero da ogni scrupolo di verità storica, e il suo proprio regno era l’ideale in cui la sua fantasia
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il suo proprio carattere, egli li ha potuti liberamente aggruppare e muovere secondo le leggi dell’arte. Si è visto allora che grandi studi, che
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suo proprio dolore ed alla infinita vanità del tutto, è figlio appunto dei dolore che sorge spontaneo da questa contraddizione, è la protesta che fa un
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voluta o cercata, come elemento di poesia, divenne allora ridicola, ed Heine, malato e sofferente come il Leopardi, uccide col suo riso tremendo tutti
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, appunto perchè fu dipinta una prima. Lo stesso Raffaello non poteva ripeterla; il suo spirito dopo averla finita, era in condizioni ben diverse da quelle
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greca è un tipo immortale di bellezza, in cui la carne scomparisce e la nudità diviene ideale. Il suo volto vi rapisce, e vi trasporta sull’Olimpo
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’Arlecchino, di forme atletiche e pure svelte abbastanza, ha ripreso il suo mantello, e tutto lieto s’apparecchia a fuggire, senza neppur volgere uno
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intelligenza artistica del soggetto vengono dimenticati o non osservati. La nostra fantasia è dominata dal suo pennello, ed è forzata a concedergli molto.
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grande in arte. Una tal volta, dopo lungo lavoro, mostrò un suo quadro ad un amico in cui aveva fede, e questi gli dovè ripetere francamente la solita
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avanza lentamente, senza più sentire il cavallo che lo porta quasi trascinato dalla sua sventura; sente però che dietro a lui lo segue il suo esercito
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suo fucile, il luogotenente si slancia nelle braccia d’un compagno, lieto di vederlo tornar salvo e vincitore. In verità i pittori francesi riescono
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questo artista, dipingendo quadri di genere, si trova ricondotto, come inconsapevolmente, alla pittura classica. Ciò spiega la ragione del suo
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ritrarre la nobiltà dell’animo, di rappresentarvi il carattere del suo personaggio, e trascura troppo l’effetto artistico. Per queste, che pur sono
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secchezza nel suo fare, v’è pazienza grande nell’imitare e finire. I suoi personaggi sembrano qualche volta dei morti risuscitati, delle figure dipinte una
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, guarda un uccellino nel suo salone. Sono quadretti d’una o due figure terzine, o anche più piccole, solo e sempre donne. Al vedere questa lunga sfilata
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nobiltà d’idee, educò e formò il suo genio alla scuola di Michelangelo, di cui riprodusse non di rado i difetti e le esagerazioni. Dotato d’un alto
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principe, con alcuni del suo seguito, visitando un villaggio, passa dinanzi alla scuola. Il maestro è venuto fuori, e dietro a lui sono schierati i
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industriale, si dovette, nella Esposizione universale del 1851, persuadere che essa non poteva più tenere il suo posto, se non apriva le scuole di disegno in
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, forse, il più grande restauratore della letteratura nazionale. Il suo esempio creò una scuola in Italia, massime a Milano, dove la sua azione fu grande
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. L’Induno si dette ai quadri di genere, e anch’esso cercò il vero. La sua varia e gentile fantasia, il suo facile pennello sembrano ispirarsi ancora
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tanta evidenza mostravano loro come la pittura debba, innanzitutto, cercare il sentimento e l’espressione? Il Duomo e il suo Campanile, il Palazzo
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mai perdere nulla del suo genio italiano. Il meno corretto, il più naturalista, egli è anche il più grande ed originale degli scultori moderni in
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, che fu, invece immaturamente rapito all’arte. Egli era un intagliatore di marmi, ed è scomparso non appena cominciava a manifestare il suo ingegno
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fuori del moto che già ridestava lo spirito nazionale. E la reazione contro questo stato di cose fu, a suo tempo, assai ardita ed ardente. Arrivarono
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, riconoscere il suo valore. La natura lo aveva fatto pittore, ed egli aveva trovato da sè la propria strada. L’essere in una via così modesta non gli
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esser troppo vero, di aver dimenticato le grandi tradizioni dell’arte, ec. Si è egli perciò scoraggiato? Noi lo ignoriamo; ma è certo che il suo secondo
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chiara, il che non è cosa da risolversi in due parole. La scuola francese, appunto pel suo carattere nazionale, è così intimamente connessa con la
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pittura francese manifestava ancora una grande varietà, conservando sempre un suo proprio carattere nazionale. E quello che è più, questa scuola, orgogliosa
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, quale era da aspettarsi in un artista del suo valore. Un giovane artista, il Faruffini, assai meno conosciuto del Gamba, col suo quadro rappresentante
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massime nel suo Napoleone, il lavoro più lodato e più criticato dell’Esposizione italiana, perchè in esso si trovano i pregi e i difetti principali
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Repubblica, i quali guardano tranquilli, come sicuri della vittoria. Dietro a loro Guglielmo da Scesi, un altro fatale consigliero del Duca, e il suo
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In un suo quadro più recente, che non era a Parigi, l’Ussi rappresentò Dante ingenuamente canzonato da alcune donne, secondo che il Poeta stesso
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Non v’è dubbio alcuno, io credo, che fra tutti i pittori italiani egli dimostri una maggiore originalità. Se il pittore deve trovare il suo proprio
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Eppure nel piccolo quadro, Lara e il suo paggio, l’effetto del colore e l’espressione del soggetto si sono come uniti e confusi in una sola cosa, con
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vesti, mutabili sempre, secondo la moda di Parigi. La pittura non poteva più trovare il suo ideale nella società in cui viveva, la quale, del resto
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infondeva uno spirito nuovo nelle forme antiche, le quali sorgevano sotto il suo scalpello come una nuova creazione. Il che è forse più necessario
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maestosa e statuaria sono scomparsi in presenza della natura e della morte; la scuola di David è sepolta. Nel vero, nella natura, l’artista cerca il suo
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