La forza del destino
Una sala tappezzata di damasco con ritratti di famiglia ed arme gentilizie, addobbata nello stile del secolo 18.°, però in cattivo stato. Di fronte
La forza del destino
Si ode dentro la scena un cozzar di spade.
La forza del destino
Il Marchese di Calatrava, con lume in mano, sta congedandosi da Donna Leonora preoccupata. Curra viene dalla sinistra.
La forza del destino
Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna. A destra precipizii e rupi; di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli Angeli; a
La forza del destino
(*) (**) I versi segnati tra gli asterischi appartengono alla splendida versione del Wallenstein di Schiller fatta dall’illustre Cavaliere Andrea
La forza del destino
La gran porta della chiesa si apre. Di fronte vedesi l’altar maggiore illuminato. L’organo suona. Dai lati del Coro procedono due lunghe file di
La forza del destino
Don Alvaro in uniforme di capitano spagnuolo de’ Granatieri del Re si avanza lentamente dal fondo. Si sentono voci interne a destra.
La forza del destino
L’attenzione è attirata da Trabuco rivendugliolo, che dalla bottega a sinistra viene con una cassetta al collo portante vari oggetti di meschino
La forza del destino
Dopo vari colpi apresi con istrepito la porta del fondo a sinistra, ed il Marchese di Calatrava entra infuriato, brandendo una spada, e seguito da
La forza del destino
e si getta tra le braccia di Leonora.
La forza del destino
Si apre la finestrella della porta, e n’esce la luce d’una lanterna, che riverbera sul volto di Donna Leonora, la quale si arretra spaventata. Fra
La forza del destino
Sul davanti a sinistra è una bottega da rigattiere; a destra altra, ove si vendono cibi, bevande, frutta. All’ingiro tende militari, baracche di
La forza del destino
Don Alvaro ferito e svenuto è portato in una lettiga da quattro Granatieri. Da un lato è il Chirurgo, dall’altro Don Carlo coperto di polvere ed
La forza del destino
spagnuoli ed italiani di tutte le armi sortono dalle tende, ripulendo schioppi, spade, uniformi, ecc., ecc. Ragazzi militari giuocano ai dai sui tamburi
La forza del destino
Grande cucina d’una osteria a pian terreno. A sinistra è la porta d’ingresso che dà sulla via; di fronte una finestra ed un credenzone con piatti
La forza del destino
Una sala tappezzata di damasco con ritratti di famiglia ed arme gentilizie, addobbata nello stile del secolo 18.°, però in cattivo stato. Di fronte
La forza del destino
Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna. A sinistra precipizii e rupi; di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli Angeli
La forza del destino
(S’avvicinano al verone, quando ad un tratto si sente a sinistra un aprire e chiuder di porte.)
La forza del destino
Il Marchese di Calatrava, con lume in mano, sta congedandosi da Donna Leonora preoccupata. Curra viene dalla sinistra.
La forza del destino
(*) (**) I versi segnati tra gli asterischi appartengono alla splendida versione del Wallenstein di Schiller fatta dall’illustre Cavaliere Andrea
La forza del destino
L’attenzione è attirata da Trabuco rivendugliolo, che dalla bottega a sinistra viene con una cassetta al collo portante vari oggetti di meschino
La forza del destino
, baracche di rivenduglioli.
La forza del destino
Dopo vari colpi apresi con istrepito la porta del fondo a sinistra, ed il Marchese di Calatrava entra infuriato, brandendo una spada, e seguito da
La forza del destino
La gran porta della chiesa si apre. Di fronte vedesi l’altar maggiore illuminato. L’organo suona. Dai lati del Coro procedono due lunghe file di
La forza del destino
e si getta tra le braccia di Leonora.
La forza del destino
Si apre la finestrella della porta, e n’esce la luce d’una lanterna, che riverbera sul volto di Donna Leonora, la quale si arretra spaventata. Fra
La forza del destino
Soldati Spagnuoli ed Italiani di tutte le armi, che stan ripulendo schioppi, spade, uniformi, ecc., ecc. Ragazzi militari giuocano ai dadi su tamburi
La forza del destino
Don Alvaro ferito e svenuto è portato in una lettiga da quattro Granatieri. Da un lato è il Chirurgo, dall’altro Don Carlo coperto di polvere ed
La forza del destino
Il tuono mugghia piucché mai, i lampi si fanno più spessi, si odono i Frati cantar Miserere. All’avvicinarsi di questi Don Alvaro torna in sé, e
La forza del destino
Grande cucina d’una osteria a pian terreno. A sinistra è la porta d’ingresso che dà sulla via; di fronte una finestra ed un credenzone con piatti