La fatica
LA FATICA DELLO STESSO AUTORE: Sulla circolazione del sangue nel cervello dell' uomo. Roma, tip. della R. Accademia dei Lincei, 1879. L. 10 - La
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regioni polari. - VI. Uccelli che smarriscono la strada. Osservazioni di V. Sella sul Caucaso. Le emigrazioni degli operai. L' ospizio del Gran San
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' allenamento, intorno al quale ho fatto molte esperienze. Ho voluto accennare l' influenza dell' esercizio, perchè quanto espongo ora sulla fisiologia dei
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la curva che deve percorrere la seconda falange, intorno alla quale si è messo l' anello di cuoio B, cui sta attaccata la corda che solleva il peso
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più a sollevare il peso. Questo ci fa capire che non è possibile il raffronto esatto fra la prima parte della curva e l’ultima. Però anche in queste
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schiavo agli ordini nei nervi, perchè questi non possono esaurire l’energia del muscolo in una maniera differente di quella che fa lui stesso. quando
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loro il fiato e si sentissero soffocare. L'affanno che ci prende dopo aver salito di fretta una scala, potè essere spiegato in due modi. Riconosciuto
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io ho dimostrato che l’uomo normale nel sonno profondo presenta del periodi affatto eguali, e che gli animali ibernanti pure respirano a questo modo
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muscolare coll' ossigeno dell' aria per mezzo del sangue, non restava più che l'acido carbonico da eliminare. L' affanno del respiro potevasi ritenere
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eliminare l'acido carbonico; ma anche questo si dimostrò indirettamente che non è vero. Poi venne l' idea della ventilazione polmonare come causa di
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questo segno della stanchezza devesi cercare nei prodotti di decomposizione delle cellule nervose che imbrattano colle scorie del lavoro, l' ambiente in
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persone hanno una resistenza più o meno grande per l' avvelenamento coi prodotti della fatica, oppure hanno delle provviste differenti di energia nelle
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. Le sue ricerche sul moto degli animali, gli strumenti grafici da lui costruiti, i nuovi metodi ingegnosissimi da lui escogitati, l' applicazione
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servirmi di un paragone materiale, dirò che guardando vicino dobbiamo modificare l' occhio, come faremmo di un canocchiale, che si deve allungare tanto
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un secchio d'acqua perchè subito morissero, e si facessero rigide. Volli andare io stesso sulla barca, perchè mi era venuto il dubbio che l
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percepirli solo nel momento che hanno raggiunto una certa intensità. La luce, come il suono, come l' odore, ha bisogno di una certa intensità prima che noi
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moltiplicare e rendere più fecondo il lavoro dei muscoli e dell' intelligenza. L'allargamento prodigioso delle industrie, la velocità accresciuta delle
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nel cranio, che si stabilisce la coscienza prima che succeda un mutamento nella circolazione del sangue entro il cervello. L'attenzione che a primo
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movimenti che succedono in un uditorio numeroso, quando una lezione si prolunga tanto da affaticare gli ascoltatori. L'arte di fare scuola consiste
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, la base materiale dell'io sul quale hanno tanto discusso i filosofi. L'attitudine delle cellule nervose a ritenere le impressioni, è una delle
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possiamo trasportare l' espressione di questi fenomeni fuori di noi stessi, per raffrontarli coi fenomeni che provano gli altri, senza cadere nella più
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lascia nell'occhio la vista degli oggetti, persiste anche dopo sparito l' oggetto dinanzi. Mi ricordo di una, signora che tenendo gli occhi chiusi mi
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Finchè stiamo bene, ci accorgiamo poco della fatica intellettuale: ma appena una malattia ci indebolisce l' organismo, sentiamo subito quanto ci
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attività, non ne risentano danno anche gli organi prossimi. L'esaurimento della forza è generale: e possono consumarsi tutte le provviste dell'energia
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l' aula dell'Università e scrisse il tracciato 20. Le contrazioni sono 33, e il lavoro compiuto fu di chilogrammetri 3.879 Paragonando il tracciato 20
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sulle Alpi; ma in nessun luogo m'ero incontrato in tanta quantità di volatili morti come sul ghiacciaio di Bezinghi. L' alta muraglia che cinge
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Nella fatica del far lezione abbiamo due fatti. L'uno è la fatica prodotta dagli stati psichici intellettuali,
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riconosce una donna, che tiene fra le braccia il suo bambino e pare che gli porga ancora il seno. L'occhio rimane affascinato dalla figura di questa
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delle ondulazioni nella curva che corrispondono ai lenti cambiamenti di tonicità, che succedono periodicamente nei vasi sanguigni. L'influenza del
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"L'aurora è amica delle Muse, ed i poeti cercano i boschi, cioè la solitudine e l' assenza degli oggetti alieni.", Così disse l'HallerHALLER
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, formano un volume che si legge ancora oggi con piacere. Haller racconta nella sua fisiologia di aver fatto parecchie volte l' osservazione, che quando
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complessione ". Queste parole di Giacomo Leopardi, racchiudono in sè tutto ciò che può dirsi intorno al lavoro eccessivo del cervello. L' animo suo
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più elevati, è la storia dell' aumento della media nella longevità, aumento che corrisponde a quello del nervosismo e l'accompagna ". L'umanita è
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dal di fuori. L'impulso al moto non può trasmettersi dal cervello per altra via che per i nervi; in ciò tutti sono d' accordo e lo dicono del resto in
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pila dell'acqua santa, una lapide di marmo bianco con una fascia di giallo antico, è sormontata dal ritratto ad olio del grande fisiologo. L'inscrizione
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subito gli animali quadrupedi, con l' aprir loro una vena, e poscia per l'apertura, introdotto il cannellino di uno schizzatoio pieno solamente di aria
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L'iscrizione continua narrando le gesta religiose del vescovo. È una lapide che fu messa parecchi anni dopo la morte di Stenone, quando era vivo in
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superficie della terra, che generano le correnti atmosferiche. L'acqua caduta sulle alpi, il ghiacciaio che si fonde, il vento che gonfia la vela
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, trasformarsi nella ragione. Romanes raccolse nei suoi scritti ROMANES, L'intelligence des animaux. 2 vol. Bibliotheque scientifique international 1890
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si producono nelle cellule vegetali. Le foglie verdi nelle piante scompongono l'acido carbonico dell' aria e l' acqua, lasciano in libertà
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una contrazione. L'intensità dei processi chimici nel cervello, si può già indovinarla, giudicando dalla persistenza della traccia che alcuni fenomeni
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dove si vede come era disposta l' esperienza che ora descriverò. Bertino aveva un'apertura nella regione frontale (fig. 1) larga due centimetri. Io
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interruzione. Il punto dove cessò l' anemia è segnato in omega. Bertino, ci disse che egli aveva veduto venir tutto buio, ma che non aveva provato
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limitavano a scrivere solo l' altezza della contrazione. Questo metodo aveva il vantaggio di poter paragonare la intensità della contrazione in una serie
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. L'eccitamento elettrico dura un tempo così breve che non si può misurare: il muscolo però non si contrae subito, passa circa un centesimo di secondo
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mi fecero nascere il desiderio di applicarmi allo studio della fatica. L'esattezza del metodo, l'eleganza degli apparecchi, la precisione dei
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dell'apparecchio è il corsoio registratore (fig. 5). Consta di una piattaforma di ferro larga 7 centim., e lunga 32 centim., che ha due colonnette di ottone L
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chilogrammi. L'apparecchio registratore scrive l' altezza alla quale sollevasi il peso in ogni contrazione, come si vede nella linea più alta a sinistra e
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forze, andando per gradi all'esaurimento completo delle medesime. L'ergografo ci dà scritta una delle cose più intime e più caratteristiche del nostro
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BERNA COLLA GRATITUDINE DI UN DISCEPOLO E L'AFFETTO DI UN AMICO
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