La fatica
nelle funzioni del cervello. Questi periodi non dipendono dal respiro. Oscillazioni successive. Oscuramenti periodici della vista. - IV Ipnotismo ed
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poveri uccelli, nella furia colla quale, venendo dal mare, si gettano a terra, non vedono neppure gli alberi, o almeno non hanno più la forza di scansarli
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i tessuti. Ma l'acido carbonico che si produce dal corpo, non proviene immediatainente dall'ossigeno respirato che si combini col carbonio dei
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consumarsi più rapidamente. Altri invece dissero: le respirazioni più profonde e più frequenti noi le facciamo nella fatica, per estrarre dal corpo il
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. Questa estrema lentezza del respiro fa sì che avendo tagliato un pezzo dal foglio del tracciato, nelle prime linee superiormente non si vede alcun
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cadaverico si assorba; e qualche volta produce anche la morte. Assai meglio conosciuta è la natura di altri veleni cadaverici, che furono scoperti dal
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indissolubile l'affetto del primo amore. Le femmine od i maschi staccati dal loro nido, dalle uova, o dai loro piccini, sentono più prepotente il
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Vi è una malattia conosciuta col nome di Thomsen (dal nome dell'autore che primo la descrisse), nella quale il fenomeno della contrattura si produce
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miosina: il liquido che rimane è il siero dei muscoli. Collo stesso metodo, Halliburton estrasse dal coniglio e da altri animali a sangue caldo la
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disgiungere la madre dal suo figliolo. Le osservazioni più commoventi sulla rigidità cadaverica le raccolse il professore Rossbach sui campi di battaglia di
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la possiamo avvertire. Oltre a ciò la sensazione dal momento che si produce in noi va sempre scemando di forza non ostante che si mantenga tale quale
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industrie. Dal volume che pubblicò il Ministero di agricoltura e commercioAnnali dell'industria e del commercio 1880, N. 15. Sui lavori, dei fanciulli
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quasi letteralmente dal giornale delle mie osservazioni.
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pause che durano anche mezzo minuto. Dei periodi uguali si presentano pure nella tonicità dei vasi, e nella funzione del cuore. Fino dal gennaio 1884
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. L’ essenza dei temperamenti non dipende dalla bile, dal sangue e dal flegma, come credeva Ippocrate, ma più che tutto dal sistema nervoso. È molto
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"È incredibile la rapidità con la quale si compie la trasformazione della natura sotto l'alito caldo del vento che viene dal mezzogiorno. Dodici ore
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che non si trattava solo di riempire delle lacune e di ammucchiare dei tesori, ma che dovevo incominciare dal principio, e spogliarmi e gettar via
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l'occhio dal telescopio, vede sempre nelle tenebre le stelle che ha osservato, e nella notte gli tornano a brillare nel campo visivo e non lo lasciano
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dipende assai più dal sentire che dal pensare. Cicerone provava questa agitazione più di ogni altro; egli scrisse: "Spessissimo ne fo in me stesso
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precedenti nelle lezioni fatte a Torino dal dottor Aducco.
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eguale alla figura 18 che rappresenta la forza del professor Aducco quando non è eccitato dal lavoro intellettuale. Alle 11 ant. fece 23 contrazioni
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uccelli acquatici, probabilmente oche, che passava trasmigrando dal nord al sud."
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delle forze. La figura 23 rappresenta il tracciato scritto dal dottor Maggiora nell' aprile del 1890 alle 12, cioè un'ora prima della lezione. Per mezzo
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conforto della miseria chiuderà loro dolcemente gli occhi, e non sentiranno più, e non vedranno la triste fine che li attende: dal sonno passeranno alla
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. Nella figura 25 la curva A rappresenta il tracciato del polso, scritto dal dottor Salvioli col mio idrosfigmografo, prima della lezione; appena
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responsabilità grande, il dispiacere di dover rimandare qualche studente, l' emozione di essere sindacati dal pubblico e tutte le condizioni peggiori del lavoro
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ora il tracciato. Alle sei egli pranzò, alle sette ritornò al laboratorio per scrivere un terzo tracciato, dal quale si vede che la forza del muscoli è
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stette per due giorni nell'ozio più completo. Quando ritornò a Torino scrisse nel terzo giorno il tracciato 28, dal quale si vede che la forza muscolare
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30, 2, dal quale appare una straordinaria diminuzione della resistenza al lavoro, sebbene la prima contrazione sia alta quarto la prima del muscolo
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la corrente del sangue levi dal muscolo delle sostanze utili per portarle al cervello, il quale ha bisogno di forti provvigioni di energia per
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Nel principio di questo capitolo abbiamo paragonato i tracciati scritti dal prof. Aducco e dal dottor Maggiora: facciamo tale raffronto anche per la
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avevo un cassetto pieno di questi estratti." Appena ritornato dal suo viaggio intorno al mondo, Darwin scriveva a Lyell: "Mio padre spera che lo
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quail il midollo spinale funziona meglio dopo qualche tempo che uno si è alzato dal letto, sono varie. Fra le altre potrebbe darsi che il sangue
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ed Alfieri si faceva legare allo scrittoio dal suo servo. Senza arrivare a questo eccesso, sappiamo tutti che mettendoci ad un lavoro qualunque del
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in grande parte dall'amore che abbiamo noi del meraviglioso e dal desiderio che hanno il maggior numero degli uomini celebri di nascondere la loro
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per lui: egli poeta, s'era alzato a vent'anni alla pari dei maggiori poeti greci: ma tanta poesia e tanta erudizione che lo fecero chiamare dal
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alla testa che si manifestano con mal di capo. -Emorragia dal naso e vertigine. - Tendenza al gozzo. - Inappetenza e digestione cattiva. Predisposizione
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che ci sono indispensabili nello studio della fatica. Era già noto fino dai tempi di Galeno che i nervi si partono dal cervello e dal midollo spinale
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mia povera testa ne restò scossa, e cominciai a sentire del rumori, che gradatamente crescendo di intensità mi stordirono tanto che dovei cessare dal
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pila dell'acqua santa, una lapide di marmo bianco con una fascia di giallo antico, è sormontata dal ritratto ad olio del grande fisiologo. L'inscrizione
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furono molto contenti di lui, Erano passati pochi lustri dal giorno memorabile che Galileo Galilei chiamato innanzi al Santo Ufficio, nel vicino
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che il cuore è un muscolo come gli altri. Studiando i movimenti del cuore staccato dal corpo, si convinse, contrariamente all'opinione del Morelli
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le osservazioni e le esperienze che facevano essi stessi o facevano eseguire da altri. E se tanti scrittori del tempo non lo avessero appreso dal vero
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che fa correre le nubi per il cielo, riceve pare il suo moto dal calore del sole, perchè sono le disuguaglianze della temperatura in varie regioni alla
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andava a congiungersi con un timpano a leva, F, il quale per mezzo dell'asticella G scriveva i movimenti trasmessi dal cervello all' aria contenuta
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1868, pag. 238.. La figura 3 rappresenta, il tracciato di novanta scosse muscolari scritte le une copra le altre, cominciando dal basso. Non sto a
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risultati, erano tali da invaghire qualunque novizio: e quelle prime esperienze che io vidi fare dal professor Kronecker a Lipsia, mi rimasero talmente
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state eseguite sui muscoli delle rane staccati dal corpo. Ma colle rane, non è possibile riprodurre la funzione normale dei muscoli ed imitare l'opera
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leggera pronazione. La piattaforma perciò l'ho inclinata di circa 30° verso il lato interno, ed è leggermente sollevata dal gomito verso l'estremità della
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fatica scritta dal dottor Arnaldo Maggiora nel 1884 Le figure 7 e 8, come quelle dei tracciati successivi, sono alquanto più piccole del vero. Misurando
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