La cucina futurista
delle acque, Giulio mormorò:
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Con calma riprendere la materia. Crocifiggerla sotto chiodi acuti di volontà. Nervi. Passione. Gioia delle labbra. Tutto il cielo nelle nari
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Seguì la pioggia delle lagrime vane. Senza fine. S'intensificava così il sonno degli scultori e della scultrice di vita.
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c) L'abolizione delle tradizionali miscele per l'esperimento di tutte le nuove miscele apparentemente assurde, secondo il consiglio di Jarro Maincave
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2. L'originalità assoluta delle vivande.
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1. Un’armonia originale della tavola (cristalleria vasellame addobbo) coi sapori e colori delle vivande.
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, diffusissime, recavano articoli di gente che aveva acquistato grande autorità nel campo delle scienze e delle lettere: ma tutto fu inutile contro
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Fillìa mi ha poi fatto delle altre importanti dichiarazioni. Non è vero che i futuristi siano nemici del vino e della carne... Fillìa ci ha detto:
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Si può sapere la lista delle vivande del pranzo inaugurale?
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Niente, appena le vecchie casseruole. È finito il tempo delle pietanze dell'Artusi. Saremo duri.
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perciò «necessario» servire delle vivande nuove e in conseguenza futuriste».
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, atta a farci giungere «ad un reale ribasso del prezzo della vita e dei salari, con relativa riduzione delle ore di lavoro»; in attesa di quel giorno
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Le direzioni delle fiere e delle mostre potranno fare molto.
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Voglio augurarmi che nel 1932, se manifestazioni vinicole avranno luogo a Roma, esse si valgano largamente delle nuove forme d'arte.
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- «Circolo Sociale» di Cuneo, all'apertura delle Mostre personali dei pittori futuristi Fillìa e Zucco.
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La lista era composta delle seguenti novità: Antipasto intuitivo; aerovivanda (tattile con rumori ed odori); tuttoriso; carneplastico; mare d'Italia
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I camerieri servono mentre da una battistangola è riprodotto il gracidar delle rane.
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La lista delle vivande:
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Per dovere di cronaca dobbiamo registrare che infatti i titoli delle portate potevano lasciar adito alle più nere apprensioni e la complicazione
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apparato del personale di servizio e la bianca calma tradizionale delle tavole imbandite, resero il coraggio delle proprie azioni ai titubanti.
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Soltanto le facce enigmatiche di Prampolini e di Fillìa, ideatori delle vivande futuriste, mantenevano il mistero dell'imminente rito.
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Alle 21,30 un colpo di gong formidabile riconduce i presenti alla realtà delle cose. Un'imprevista luce verde rende ancora più spettrali i commensali.
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Il signor Roberto Marino, dell'Opéra di Monte-Carlo, cantò poi mirabilmente delle canzoni napoletane.
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tradizionale) con il futurismo integrale del pranzo e delle danze.
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Infine si è levato S. E. Marinetti per dichiarare che la sua eloquenza era letteralmente tappata dalla succulenza varia e deliziosa delle
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Mangeranno tutto? Ne assaggeranno delle parti? Ne intuiranno i rapporti fantastici senza assaggiare neanche? A volontà!
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Il rapido crepuscolo sanguigno agonizza sotto le enormi pancie delle tenebre come sotto piovosi e quasi liquidi cetacei.
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Lista delle vivande:
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QUARTO: l'astio delle frontiere.
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QUINTO: il tono basso scialbo funebre banale delle vivande.
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2) «La Società delle Nazioni»: salamini neri e cannoncini di cioccolato nuotanti in una crema di latte, uova e vaniglia. (Questa vivanda sarà
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del tipico odore delle battaglie.
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Tutti lanciano augurî come si mollano razzi con la paura alla punta delle dita e della lingua.
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4) L'inevitabile acceleramento del ritmo delle mandibole che fuggono la noia.
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1) La solitudine antiumana che fatalmente pompa una parte delle forze vitali dello stomaco.
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3) La mancanza di carne umana viva e presente che è indispensabile per mantenere il palato dell'uomo confinato nella zona delle carni animali.
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delle cinque nostre amiche».
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inondata di ricchi capelli quasi biondi e quasi castani, rivoluzionavano e accendevano le curve pacate e le squisite eleganze minuziose del collo, delle
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caldo soffice lontanissimo. Presenza delle mani vane. Brontolìo critico degli intestini. Ancora un po' di miele delle api inspiratrici di poeti greci
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Giù a picco un fiume di solidissimo argento scioglie l'estuario delle sue frenetiche anguille in un mare di pece borchiato di nichel lunare.
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indicato dalla sensibilità raffinatissima delle dita sulle materie tattili.
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gustare a piacimento queste verdure, ma senza l'aiuto delle mani, immergendo la faccia nel piatto e inspirando così il proprio gusto al contatto
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Si spegne la prima parete e si accende la seconda: brillano gli smeraldi dei prati e i rossi delle fattorie che si perdono tra le terre tonde delle
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Ad un tratto si libera nella sala un tacchino vivo che si dibatte spaventato tra la sorpresa degli uomini e gli strilli delle donne che non
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Per i pranzi improvvisati si può naturalmente discutere tra cuochi, camerieri e Direttori sulla attribuzione delle differenti vivande, ma mai si deve
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, sotto la tavola, e dai due lati verso il centro, attraverso lo spessore stesso del cristallo, delle sorgenti luminose graduabili illumineranno in cento
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Imbottire delle trote con noci tritate e friggerle in olio di oliva. Avvolgere le trote in sottilissime fette di fegato di vitello.
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Dividere a metà delle uova sode estraendone intatti i rossi. Disporre i rossi sopra una poltiglia di patate e i bianchi sopra una poltiglia di carote.
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«Beviamo alla salute del più grande realizzatore e poeta delle inquietudini della nostra epoca».
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Il velo immobile delle lacrime.
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