La cucina futurista
Enrico Prampolini che aveva gelosamente circondato di paraventi il suo lavoro creativo, alla prima alba filtrante all'orizzonte lucente dalla
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chioccolante e tinnente del canneto nel Lago strofinato dalla brezza notturna.
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addensatesi velocemente sul Lago partorirono un precipitante fulmine arancione a lunghe gambe verdi che schiantò il canneto a pochi metri dalla sala
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adatto alle necessità dei nuovi sforzi eroici e dinamici imposti alla razza. La cucina futurista sarà liberata dalla vecchia ossessione del volume e del
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ingozza, non si mastica. Questo alimento amidaceo viene in gran parte digerito in bocca dalla saliva e il lavoro di trasformazione è disimpegnato dal
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. Appena tolta dalla casseruola posatela sopra un crostone di pane quadrato inzuppato di rhum e cognac e copritela con una pasta sfogliata. Rimettetela
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Ogni vivanda deve essere preceduta da un profumo che verrà cancellato dalla tavola mediante ventilatori.
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, quest'altra abitudine, quest'altro vizio, quest'altra abbiezione? Liberiamoci anche dalla pasta asciutta, ch'è anch'essa una schiavitù. Che ci gonfia
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resterete fermi alla prima tappa, quando pure non sarete stronchi dalla partenza. Quanto paradiso perduto, per un attimo d'obliosa animalità!
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Serenio, al suo ritorno dalla Cina, portò il preziosissimo seme - e non seme di baco da seta, come comunemente si crede (cfr. a questo riguardo la
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vivace campagna perchè l'umanità scrollasse dalla groppa il basto di schiavitù. Furono scritti innumerevoli opuscoli e tomi di varia mole: le gazzette
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meno che essa subisca ora la invidiata superiorità finanziaria dello straniero, superiorità ormai distrutta dalla crisi mondiale.
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nel Journal di Parigi: «Nelle arti decorative le strade erano da tempo aperte dalla scuola di Marinetti».
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Taverna sorgerà prossimamente a Torino. Verrà decorata dall'architetto Diulgheroff e da me collo scopo preciso di passare dalla teoria alla pratica
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Vengono di conseguenza abolite tante vivande: la pastasciutta, capintesta, e mentre si attende dalla chimica il compimento di un preciso dovere
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profumo con essa intonato, che verrà cancellato dalla tavola, mediante ventila-tori. O come l'uso dosato della poesia e della musica come ingredienti
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deglutizione; ma più d'uno con evidente viltà, rinunciò a condurlo a termine e solo si contentò di trarre dalla scodella una foglia di rose, di asciugarla
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frutti africani complicati di pesce, sbocciò una specie di budino che lasciò ogni esofago ingorgato dalla ammirazione.
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Finalmente si ridiscende dalla «stratosfera» culinaria, e la folla non trova di meglio che mettersi a picchiare furiosamente sopra i piatti di latta
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Infine si è levato S. E. Marinetti per dichiarare che la sua eloquenza era letteralmente tappata dalla succulenza varia e deliziosa delle
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tra il pubblico. Si potrebbero formare diversi volumi raccogliendo tutta l'esplosione di bizzarrie, trovate ed umorismi suggeriti dalla cu-cina
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una miscela di rhum, cognac e vermuth bianco. Estrattolo dalla miscela, servirlo su un letto di pepe rosso, pepe nero e neve. Masticare accuratamente
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- «è un prosciutto che contiene un centinaio di carni diverse di maiali. Per addolcirlo però e liberarlo dall'asprezza e dalla virulenza originale
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PRIMO: il silenzio imbarazzato derivante dalla nessuna armonia preesistente tra i vicini di tavola.
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-delicatissimo di ireos civilizzati che, uscendo dalla serra, s'incontra con l'identico profumo, ma selvaggio, venuto dal lago. I due profumi di vita carne
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indicato dalla sensibilità raffinatissima delle dita sulle materie tattili.
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Ricordi di famiglia, augurî e previsioni roteano come copie di stampa. Bisogna sfondare l'abitudine per uscire dalla monotonia.
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Intanto altri hanno scoperto il deposito dei vini e si forma cosi un banchetto eccezionale, che va dalla cucina alla camera da letto, dall'anticamera
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nel formaggio d'Olanda che dirige un equipaggio moscio abbozzato nella cervella di vitello cotta nel latte. A pochi centimetri dalla prora, uno scoglio
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Si serve dalla parte destra di chi mangia un piatto contenente delle olive nere, dei cuori di finocchi e dei chinotti. Si serve dalla parte sinistra
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«Nelle arti decorative le strade erano da tempo aperte dalla scuola di Marinetti».
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, sdegnati dalle schermaglie dei vecchi partiti e dalla mancanza di energia di cui davano prova verso le violenze e le insidie antinazionali e antistatali».
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«Ricordate la campagna marinettiana contro la sintassi e per le parole in libertà? Bisognava sciogliersi da tutte le regole, liberare la parola dalla
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