La ballerina (in due volumi) Volume Primo
accettato di andare a ballare a Castellammare, fra agosto e settembre; in quel baraccone dello Stabia Hall, a cielo scoperto, con quell'impresario
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Erano otto, in quel grande camerone oblungo: tutte le otto ballerine della terza fila. Checchina Cozzolino, una dal volto gonfio, scialbo, dai
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mezzo che dura l'Excelsior, quel vestirsi e svestirsi, quel correre sul palcoscenico, quei Waltzer, quei galoppi, quel ritornare al camerone, la
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pelliccie. Erano Sanframondi e Terzi. Il primo aveva l'aria annoiatissima; il secondo, conservava quel suo contegno glaciale, che veniva dal suo volto
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meglio, per lei, prendere il treno della piccola ferrovia Nola-Baiano. Vi sono omnibus che, in quel giorno dei morti, a centinaia ascendono
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. Tutto il costante cruccio di quel ritorno a casa, di notte, sola, ad ora già alta, in un quartiere lontano da San Carlo, per vie poco frequentate, dove
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lettore. Sonatine bizzarre, sono dei gingilli letterari graziosi e perfetti, delle pagine che si fanno leggere tutte d'un fiato, perché vi aleggia quel
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persino l'incosciente appoggio che al banditismo danno certi deputati. È un libro che è una riprova di più di quel teorema che forma la base della scuola
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pastelli morbidi e vaporosi di quel chiaro e illustre Fogazzaro, il primo romanziere dell'Italia contemporanea. Sonatine bizzarre... sì, tanto bizzarre: ma
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La ballerina (in due volumi) Volume Primo
bella e fortunata raccolta di tre nuovi volumi, che si leggono d'un fiato. La festività della lingua, la spigliatezza dello stile, quel dire e fare alla
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