La Rondine
(Ora il cameriere ritorna soddisfatto, e a un gruppetto che lo interroga, mostra il danaro ricevuto).
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(Una grisette ha levato di testa il cilindro a un signore grave, e cacciatoselo in capo s’avvia. Questi appena se ne accorge la insegue, smettendo di
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sguardo verso Ruggero accasciato, il viso tra le mani. Poi, appoggiandosi tutta a Lisette – che con il suo fazzolettino le asciuga le lagrime – s’avvia per
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Magda e Ruggero, presso il tavolo sul quale è stato portato il tè, sembrano assaporare la dolcezza intima dell’ora e del paesaggio.
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(Il cameriere reca la birra)
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(Il cameriere reca lo champagne)
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(il cameriere accorre e serve)
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(il maggiordomo s’inchina, entra nel padiglione)
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(Lisette va verso il boudoir, accende la luce).
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(Altri insistono. Egli segue il gruppetto che esce).
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(Entra il vecchio Edoardo. I pittori lo circondano subito).
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(Gli ospiti tutti seguono il suo esempio e salutano Magda)
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Quando si schiude il velario i riflessi rossastri del tramonto illanguidiscono.
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Nel fondo il giardino, illuminato da picoole lampade bianche ed opache.
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(Il suo tono è tale da non ammettere repliche. Prunier fa un gesto come per dire «Sarà quel che sarà» e s’avvia verso il giardino. Sparisce. Rambaldo
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Yvette, Bianca e Suzy si sono avvicinate a Prunier, il quale appoggiato al pianoforte, le intrattiene con sottile vivacità. Magda sta versando il
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(Nel frattempo, mentre la folla ritorna verso il giardino, entrano Prunier e Lisette)
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(Ruggero chiama un cameriere e gli dà ordini a voce bassa. Il cameriere esce).
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È il pomeriggio avanzato d’una magnifica giornata di primavera. Volo di rondini nel cielo lontano.
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(L’amica leva dalla borsetta la cipria. l’altra, sporgendo il visetto insolente, fa un rapido ritocco col piumino).
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(Ora la sala e il giardino sono quasi completamente sfollati. Non resta che qualche piccolo gruppo di ritardatari).
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Rambaldo Fernanddez è a destra, verso il fondo, e insieme con lui sono gli amici Perichaud, Gobin, Crebillon.
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(Infatti a destra s’avanza il maître d’hôtel recando alcune lettere su un vassoio. Vedendo Prunier gli si avvicina ossequiosamente).
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(Ruggero prende sottobraccio Lisette e la trascina rapido verso il giardino dove si confonde con la gente che esce).
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(Magda s’abbatte sfibrata su una sedia, guardando innanzi a sé fissamente, come se interrogasse il suo stesso destino).
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(Magda ritorna lentamente sui suoi passi. Va alla parete di sinistra, suona il campanello. Poi si abbatte sulla poltrona, aspettando. Entra Lisette).
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(Non appena il suo canto è finito, Prunier prende dal vaso che è sul pianoforte le rose rosse e le sparge lentamente ai piedi di Magda).
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(Alcune «grisettes» poco discoste dal tavolo al quale è seduto Ruggero, considerano il giovine che è là tutto solo e silenzioso. Altre «grisettes» si
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(La folla comincia ad andarsene ridendo e parlando sommessamente. Chi si indugia. Chi si avvia verso l’uscita. Altri aiutati dai servi indossano il
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(Le donne incuriosite, spiano nel frattempo il nuovo arrivato. Quando Lisette prorompe, s’avvicinano tutte, meno Magda che si tiene sempre in
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Nel fondo, a destra – primo piano – un caminetto di marmo sormontato da un grande specchio. Presso il caminetto due poltrone e un piccolo tavolo
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quasi irriconoscibile. S’accosta a un vaso di fiori, ne toglie una rosa rossa, va a uno specchio, punta il fiore fra i capelli, sussurrando):
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scende verso il mare.