La Rondine
A destra – a metà sala – un pianoforte a coda ricoperto da un ricco broccato. Sul piano un vaso di rose rosse. Vicino al pianoforte una lampada a
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(Magda singhiozzando sommessamente, a poco a poco si è tutta ripiegata su di lui).
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(Prunier entra. Lisette lo segue. Essa appare in preda a un vivo, a un esagerato terrore).
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(Nel frattempo Crebillon che sfogliava un giornale, pare colpito da una notizia che s’affretta a indicare agli altri. Tutti si aggruppano vicino a
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(Magda corre a raccogliere delle rose).
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(poco a poco Magda s’avvicina).
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Un salone elegantissimo in casa di Magda, a Parigi.
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quasi irriconoscibile. S’accosta a un vaso di fiori, ne toglie una rosa rossa, va a uno specchio, punta il fiore fra i capelli, sussurrando):
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(Ora tutti sono intorno a Ruggero, suggerendogli scherzosamente i più noti ritrovi notturni).
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(Ruggero chiama un cameriere e gli dà ordini a voce bassa. Il cameriere esce).
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(Lisette entra da destra recante su un vassoio una carta che porge a Rambaldo).
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Alcune ragazze hanno intessuta una corona e ne recingono la testa del Poeta; poi tutti tornano a sbandarsi.
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(Ora il cameriere ritorna soddisfatto, e a un gruppetto che lo interroga, mostra il danaro ricevuto).
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Rambaldo Fernanddez è a destra, verso il fondo, e insieme con lui sono gli amici Perichaud, Gobin, Crebillon.
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(Infatti a destra s’avanza il maître d’hôtel recando alcune lettere su un vassoio. Vedendo Prunier gli si avvicina ossequiosamente).
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(Magda s’abbatte sfibrata su una sedia, guardando innanzi a sé fissamente, come se interrogasse il suo stesso destino).
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Nell’angolo di destra una serra-veranda a grandi vetrate, oltre le quali si vede una parte delle Tuilleries in pieno crepuscolo.
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(Ora Lisette appare dal padiglione. Vede. Intuisce. Avanza lentamente, s’avvicina a Magda, la sorregge. Magda ha un ultimo, lungo, tenerissimo
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La porta d’entrata, assai grande e decorata da un ricco cortinaggio, è un poco a sinistra, nella prete di fondo.
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A sinistra – in primo piano – una piccola porta conduce al boudoir. Vi si accede per una scaletta di pochi gradini, con ringhiera di legno.
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(Rambaldo la fissa intontito, quasi non credendo a ciò che ascolta. E allora la donna, turbata e pentita, gli tende la mano dolcemente, sussurrando):
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Alcuni sono seduti qua e là ai tavoli variamente disposti. Altri a gruppi o soli, entrano scendendo la gradinata. Altri ancora salgono quella che
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(Magda è apparsa sulla gradinata. Guarda intorno incerta, titubante. Scende un altro gradino, si ferma, torna a guardare. Alcuni giovanotti si
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soprabito. Altri si trattengono a pagare, ecc. ecc.)
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(Lisette entra e reca una coppa di champagne che colloca sul tavolo davanti a Ruggero. Questi fa un cenno di ringraziamento e vi accosta appena le
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Da Bullier. – Si scende nella sala da una ricca scala a sinistra. Nella sala è un grande andirizvieni di folla, una folla mista di studenti, di
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(Una grisette ha levato di testa il cilindro a un signore grave, e cacciatoselo in capo s’avvia. Questi appena se ne accorge la insegue, smettendo di
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Nel fondo, a destra – primo piano – un caminetto di marmo sormontato da un grande specchio. Presso il caminetto due poltrone e un piccolo tavolo
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cenno di tacere. Prunier risponde con un altro segno: «ho capito» e voltandosi a Lisette dice):
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smarrimento, un terrore quasi, pare stringa la sua anima in tumulto. E guardando innanzi a sé, fissamente, come scrutasse l’oscurità del futuro
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resta fermo dinnanzi a Magda che alza francamente su di lui gli occhi aspettando ch’egli parli. Un breve silenzio).
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Yvette, Bianca e Suzy si sono avvicinate a Prunier, il quale appoggiato al pianoforte, le intrattiene con sottile vivacità. Magda sta versando il
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(La scena resta per un momento deserta. Poi Lisette a passettini svelti appare dalla serra. Reca in mano un vistoso cappello e sul braccio un