La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
simpatìa, perfino di assentimento. E Gualdo avrebbe anche assentito, se non avesse potuto ancor dire: - È tardi, o Nebbioso. Mia figlia è già ad altri
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convalescente a sentire la gravità del morbo scampato. Oh avess'egli, se non i fatti, almeno potuto annientarne il ricordo! E l'ànimo affaticato sudò
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un padre, un padre al quale non si sarebbe potuto rimproverare se non la troppa clemenza, e che per mè avrebbe dato tutto il suo sangue, se la metà non
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semplicìssimo fra tutte le cose, entràvagli in cuore per vie inattese; quanto trent'anni di Forza non avèan potuto, facèa in un àttimo Amore. E Gualdo
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faci, che illuminàvano i visi di Aronne, di Erminio, di Gualdo ... La ragazzina lasciò la mano di Mario, e corse dal babbo. Chi avrebbe potuto mascherar
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calore. - Non te l'avrèi, altrimenti, potuto portare - Mario rispose. Ma a mezza voce rispose, come se già sentisse la vanità della scusa. - E, questo
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del loro. Dillo tu, Nera, se mento! Ed io non ho cantato compagni, come tè. Non mi si avrebbe potuto strappare un sol nome colle tanaglie! ... Nè ho