LEGGENDE NAPOLETANE
, grigia o nera, non altro che pietra. Tutto vi è gelido, tranquillo, serenamente sepolcrale. Altrove è vita la voce del prete che prega, la tenue
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, colorita dal sole, nell'azzurro sconfinato, nell'infiammato meriggio dove tutto arde e si consuma in una grande voluttà, quando i fiori nascono presto
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gialle, rosse e bianche rifulgono; i colli sono splendidi di luce; il mare brilla tutto come un migliaio di specchi; sulla punta del cratere qualche
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invano nelle vaste scuderie. Egli non si ricordava più di tutto questo. Trascinava la sua vita vagando nelle viottole di campagna, vagando nei viali del
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vincono la vita, ma vi si compenetrano e vi si fondono; dove l'uomo non uccide una parte di sé per la esaltazione dell'altra, ma dove tutto è
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rispondono, si incrociano. Il sole rischiara tutto questo, facendo brulicare nel suo raggio polvere di carbone, atomi di catene, limature di ferro
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là da più ore, dimentica di tutto, nell'abbandono di tutto il suo essere, nel profondo assorbimento dell'idea fissa. Ella non sente. il freddo
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bastonata dal marito, ma era tutto questo insieme e principalmente il pensiero che all'ultimo piano della casa indiavolata abitava Cicho il mago. Le anime
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liquido, il suo sguardo dominava, vinceva, metteva nell'anima uno, sgomento pieno di tenerezza; ma se tutto questo non fosse stato, per Tecla egli era
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. Di tutto è capace il munaciello Quando la buona massaia trova la porta della dispensa spalancata, la vescica dello strutto sfondata, il vaso
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un bambino. Deve morire. morrà; si dovrà dire al viandante pensoso e malinconico: qui fu Napoli. Tutto le potremo dare: il lavoro che la nobiliti, il
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per poi ricomparire più terribile che mai. Chiamato Virgilio in soccorso, egli si avviò tutto solo, ricusando ogni compagnia, al luogo dove s'annidava
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un cappellaccio, rosso dalla vergogna, tutto ammaccature e sassate, in mano un bastone nodoso, dal pomo grosso come quello di un capo-tamburoQuesto