LEGGENDE NAPOLETANE
compiaceva stringere quel cuore innamorato in una mano di ferro che lo soffocava a poco a poco e poi ridonargli la vita, carezzandolo con una mano
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giorno ella restava più a lungo con colui che l'amava. Egli le parlava lungamente, poi stanco, la voce gli si abbassava a poco a poco, poi taceva. La
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onde che s'incavernavano sotto la roccia, scavandola a poco, a poco. L'anima cominciava per immergersi in un pensiero; oltre quel mare, lontano lontano
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" Georgiche " e dell'" Eneide "; conosciamo poco Virgilio Mago che ha prodigato alla città diletta fra tutte i miracoli del suo potere magico. Noi siamo
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allora la madre lo faceva inginocchiare e gli dettava le sante parole dell'orazione. A poco a poco in quei bassi quartieri dove egli muoveva i passi
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- ed è sempre giovane, sempre fresca. Se voi volete, o miei fedeli ed amati lettori, io ve la narro. Se volete per un poco dimenticare le nostre folli
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raccapriccio e per l'orrore. Oggi la città è bella perché così Iddio la volle, mentre poco la vogliono così gli uomini. Ma quando nella morbida e
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, trova il suo cantuccio dove s'appaga, il suo piccolo mare nel grande mare. Del passato, dell'antichissimo passato è il mare del Carmine. Poco distante
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e feconda idea. Parea dicesse: verrà, verrà il giorno mio, o gente ingrata. A chiarirvi un poco il mistero ed a denudare la sua vita di quella parte