LEGGENDE NAPOLETANE
triste presagio. O giorni, o giorni scombuiati, feroci e maledetti. Ma perché in questi giorni non amiamo noi, sino a morirne? Perché non chiudiamo gli
LEGGENDE NAPOLETANE
ed un giorno: fino a che lo raccolse di là la pietà dei parenti, dandogli onorata sepoltura. Ma invero fu quella morte ignobilmente violenta; e perché
LEGGENDE NAPOLETANE
, di tutti gli amori. Il Disinganno - e più altro. - Perché questa tomba non ha medaglione? - domando al custode. Egli non m' ha udita, perché
LEGGENDE NAPOLETANE
s'abbandonava sopra un banco, spossato, abbattuto, morto. - Perché non siedi a me daccanto, o dolce amor mio? Perché non mi ti accosti? Non temere, non
LEGGENDE NAPOLETANE
abbiamo il desiderio dell'ombra profonda e delle bevande ghiacciate - perché invero ci è intorno la violenza di una passione secca e rude, perché ci
LEGGENDE NAPOLETANE
miracolo fu questo: le molte paludi che allora si trovavano nella città, erano dannose, e perché i miasmi che esalavano guastavano l'aria producendo
LEGGENDE NAPOLETANE
raggio di sole valeva a riscaldare; si doleva del freddo cuore di Regina che niun affetto faceva sussultare - se ne doleva per Donna Romita. Perché
LEGGENDE NAPOLETANE
arido e solitario. Quei fantasmi sono quelli degli amanti? O divini, divini fantasmi! Perché non possiamo anche noi, come voi, spasimare d'amore anche
LEGGENDE NAPOLETANE
raccapriccio e per l'orrore. Oggi la città è bella perché così Iddio la volle, mentre poco la vogliono così gli uomini. Ma quando nella morbida e
LEGGENDE NAPOLETANE
cresciuto all'umido e che la mamma aveva sempre avuto cura ad annaffiarlo, perché crescesse, quasi che egli fosse un alberetto e non un uomo. L'uomo
LEGGENDE NAPOLETANE
spande il lusso irragionevole, immenso, sfolgorante di una natura meravigliosa. Nascono i fiori, olezzano, muoiono perché altri più belli sfoglino i