LEGGENDE NAPOLETANE
poeti non ti destano che un sorriso di pietà; essi sono morti e vive Napoli bella ed immortale, vive la gioventù gioconda, vive il glauco mare, vivono
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storielle e sono indulgenti col narratore… V'era dunque una volta, nella nostra carissima Napoli, un uomo molto strano. Io non vi dico l'epoca precisa in
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Napoli, dalle pietre al cielo, sono innamorate. Non conoscete la storiella dei quattro fratelli? Io ve la narrerò. Una volta, allora, allora, nel
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esistenza, tutto è esaltazione, tutto è trionfo: il dramma dell'amore. Le nostre leggende sono l'amore. E Napoli è stata creata dall'amore. Cimone amava la
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Nell'anno 1220 della salutifera Incarnazione regnando in Palermo ed in Napoli il grande e buon re Federico secondo di Svevia, accadde in Napoli un
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mare di Napoli. Ancora vi appare e scompare rapidissima innanzi agli occhi una visione azzurra; ancora un molle suono, quasi indistinto e fuggente
LEGGENDE NAPOLETANE
quella pacifica parte di Napoli vecchia che costeggia la Sapienza. Corre la leggenda per quelle vie, cade nel rigagnolo, si rialza, si eleva sino al cielo
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Donn'Anna, con la sua voce dura e grave. - Le donne di Napoli si gloriano del numero degli amanti - rispondeva vivamente Donna Mercede. - Voi siete l'amante
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, mito e donna, vergine e sirena, misto singolare di fantastico, di ideale, di umano e di divino, cui Napoli deve la sua poetica origine; dopo la poesia di
LEGGENDE NAPOLETANE
indimenticabili notti create per l'amore! O eternamente bello golfo di Napoli, dall'amore e per l'amore creato! Nelle notti di primavera, quando il
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spiritello che canta sulla riva del fiume; è il maligno folletto delle vecchie case di Napoli, è 'o munaciello Non abita i quartieri aristocratici di