LEGGENDE NAPOLETANE
qui comincia il buono: questo uomo di cui vi parlo era lungo lungo come mai uomo può essere lungo, in modo che il popolo diceva sempre che egli era
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fatte per quel sorriso lungo, profondo e cosciente che poche donne conoscono; le trecce folte, brune, s'incupivano in un nero azzurro. Si chiamava Tecla
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, continuamente. Un rombo sotterraneo comincerà a far tremare i vetri delle case; tre strisce vivide di lava scorreranno lungo i fianchi della montagna; il cielo
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, nelle figure delle statue, negli ondeggiamenti della musica, egli ritrovava Isabella. Il suo dolore non era più acuto e straziante, ma lento, lungo
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funebre giace il Cristo morto. È grande quanto un uomo, un uomo vigoroso e forte. Nella pienezza dell'età. Giace lungo disteso, abbandonato, i piedi
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In questo pomeriggio lungo di luglio un grande silenzio regna intorno; nelle vie abbruciate dal sole non passa alcuno; ed i cittadini dormono nel
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giorno ella restava più a lungo con colui che l'amava. Egli le parlava lungamente, poi stanco, la voce gli si abbassava a poco a poco, poi taceva. La
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per un viaggio lungo, penoso, sul mare traditore, per una via ignota, ad una meta sconosciuta; partire senza speranza di ritorno; affidarsi ai flutti
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, ma sul marmo gelido del pavimento è mezza distesa una forma umana; l'abito bianco e lungo in cui è avvolta ha qualche cosa di funebre. Donna Romita è