LEGGENDE NAPOLETANE
cui ritorna ogni minuto la mia vita! L'hai tu mai vista la barchetta-fantasma? L'hai tu vista, amor mio? ..... Odimi. Io non so quando avvenne la storia
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interessano le cifre, voi la cui vita è tutta una poesia. L'epoca io la so, poiché noi grandi abbiamo l'infelicità di sapere troppe cose inutili, di
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stancava; era incurabile la malattia che gli corrompeva l'anima. L'occhio vitreo s'affisava sopra ogni cosa bella senza piacere, senza dolore; né festa
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, cancellata l'immagine. Ed è triste come nella sala ducale, a Venezia, il ritratto di Faliero, coperto da un velo nero. L'altar maggiore è nudo, severo. Sulla
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, la mente dell'altra? Sono stata io così poco provvida, cosi incapace da lasciare indifesa la vostra giovinezza. - L'amore è nella nostra vita - rispose
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alle donne, dando la mano da baciare ai cavalieri grandi di Spagna di prima classe come lei, stava Donna Anna di Medina Cœli. L'occhio grigio dal
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, come un lumicino acceso lassù, come un carboncino; i napoletani si stringeranno nelle spalle e mormoreranno: solite storie. L'eruzione crescerà con
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onde che s'incavernavano sotto la roccia, scavandola a poco, a poco. L'anima cominciava per immergersi in un pensiero; oltre quel mare, lontano lontano
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porto queto e profondo. L'acqua non ha onde o appena s'increspa; è nera, a fondo di carbone, un nero uniforme e smorto, dove nulla si riflette. Sulla