LEGGENDE NAPOLETANE
, l'amico dei letterati, primo fra gli epicurei, abituato a soddisfare ogni capriccio, amava le ville circondate da ogni parte dall'acqua: egli era
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sibila fra i platani della villetta, allora la desolazione è completa, è profonda. Di lontano appare una linea nera: è una nave sconosciuta che fugge
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, le braccia in croce sul cuore morto, appartengono alla nobilissima fra le famiglie; Grandi di Spagna di prima classe, due volte principi, due volte
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albori nevosi, nelle atmosfere frigide, dove il sole non riscalda e non illumina; nella nera ed orrenda Africa, forse, fra le liane rosse e
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corte presso la moglie ed il figlio. Fu detto questo, ma in Napoli, fra le madri ed i figliuoli, fra i bimbi ed i popolani, è rimasta tradizionale la
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d'entrata era bassa e oscura; sporca e ripida la scala; di rado si aprivano le finestruole. La gente vi passava dinanzi frettolosa, dando uno sguardo fra il
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natura, pensa alla celeste armonia fra l'uomo che crea ed il mondo da lui creato, pensa alla città che sarà bella e buona, tutta bianca e colorita dal
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giorno passava fra l'amo e le reti, lieto quando la pesca era abbondante, incollerito quando la tempesta che intorbida le acque, rendeva inefficace le sue
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sempre, unico, l'amore. Fu una notte in una sala fulgida di lumi che si videro. Nulla seppero dirsi. Pure fra quei due esseri che si separarono senza un
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" Georgiche " e dell'" Eneide "; conosciamo poco Virgilio Mago che ha prodigato alla città diletta fra tutte i miracoli del suo potere magico. Noi siamo
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. Quando essi si sono chinati ed hanno baciato la terra benedetta, quando hanno alzato lo sguardo al cielo, un palpito ha loro risposto e fra l'uomo e
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fra la folla, un coro di maledizioni lo colpiva. Il fango della via gli scagliavano a insudiciargli la tonacella; le bucce delle frutte troppo mature
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un balcone sedeva Donna Regina, col libro delle ore fra le mani. Ma non leggeva. - Mi è lecito rimanere accanto a voi, sorella mia? - chiese