LEGGENDE NAPOLETANE
Mancano a noi le nere foreste del Nord, le nere foreste degli abeti, cui l'uragano fa torcere i rami come braccia di colossi disperati; mancano a noi
LEGGENDE NAPOLETANE
ingiuriavano, come fa spesso la plebe contro persona debole ed inerme. Quando 'o munaciello passava innanzi la bottega dei Frezza, zii e cugini uscivano
LEGGENDE NAPOLETANE
Oggi, domenica, festa degli Ulivi. Cristo entra in Gerusalemme portando in mano il ramoscello della pace. Oggi, buon lettore, si fa la pace. Vi è chi
LEGGENDE NAPOLETANE
sguardo malinconico del pensatore scopre un paesaggio triste che gli fa gelare il cuore, era altre volte, nel tempo dei tempi, cento anni almeno prima
LEGGENDE NAPOLETANE
comincia ad amare. - La brezza della sera ti fa male, Tecla. Tu sei pallida come un cadavere. - Lasciami qui, te ne prego. - Tu sei triste, Tecla. A che
LEGGENDE NAPOLETANE
, vi lusinga l'orecchio; un profumo sottile come un ricordo lontanissimo vi fa dilatare le nari. Il mio bel golfo voi non lo avete dimenticato. Io leggo
LEGGENDE NAPOLETANE
sovrumana che Dio non permette più sulla terra, poiché Dio fa miracoli solamente per l'anima e non più per il corpo, vi dirò quanto segue. Cicho era
LEGGENDE NAPOLETANE
vi è il sentimento che fa palpitare la pietra, turbando il nostro cuore, e v'è l'audacia del creatore che rompe ogni regola, e v'è il magistero di una
LEGGENDE NAPOLETANE
; ogni tanto il garrito allegro di un uccello fa ondeggiare le conche rosee dell'aria. Non è, non è la piccioletta e magra natura dei giardini tagliati