LEGGENDE NAPOLETANE
gentile, nel cui volto si accoppiava il gaio sorriso dell'anima innocente al malinconico riflesso di un cuore sensibile; egli era nel medesimo tempo
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seminascoste nei merletti, esse non abbracceranno con minore o diversa passione. Che importa una cifra? Tecla era bella. Il suo volto era di quel candore
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, apparteneva al seggio di Portanova, v'era una casuccia magra ed alta, dalle piccole finestre, aventi i vetri sporchi ed impiombati. La porta
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sguardo malinconico del pensatore scopre un paesaggio triste che gli fa gelare il cuore, era altre volte, nel tempo dei tempi, cento anni almeno prima
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accumulare nella nostra testa tante notizie che a nulla ci valgono - lo so e non velo dico. A voi sicuramente interessa di più sapere come era fatto
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venire a lei tutti gli omaggi, tutti gli ossequi, tutte le adulazioni. Era lei la più nobile, la più potente, la più ricca, la più bella, la più
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stancava; era incurabile la malattia che gli corrompeva l'anima. L'occhio vitreo s'affisava sopra ogni cosa bella senza piacere, senza dolore; né festa
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figlie del barone Toraldo, nobile del sedile di Nilo. La madre, Donna Gaetana Scauro, di nobilissimo parentado, era morta molto giovane: il barone si
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roseo; nei grandi occhi glauchi, cristallini, il lampo dello sguardo era verde e freddo; le labbra carnose, rosse, come il granato, dovevano essere
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. Sentite dunque quello che la cronaca dice. Virgilio veniva di lontano, dal nord forse, dal cielo certamente; egli era giovane, bello, alto nella persona
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loro il nodo coniugale, grande guerra ferveva in casa Mariconda contro Stefano - e la Catarinella, in casa sua, era con ogni sorta di tormenti dal
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forma eletta, pura, squisita. Quel corpo morto era poc'anzi vivo, si contorceva nelle angosce di un'agonia spaventosa, giovane e robusto si ribellava
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fanciulla greca. Invero ella era bellissima: era l'immagine della forte e vigorosa bellezza che ebbero Giunone e Minerva, cui veniva rassomigliata. La
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solenne, di maestoso vi spira. Il mare del Carmine era l'antico porto di Parthenope dove approdavano le galee fenicie, greche e romane, ma era porto