LEGGENDE NAPOLETANE
, amare Isabella. Fino a che un giorno tutta la verità gli fu palese come parola di Dio e seppe del proprio avvilimento, seppe del tradimento di Isabella
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timorate di Dio si facevano il segno della croce che è anche quello della nostra salvazione e passavano oltre; gli spiriti mondani facevano le corna con
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da te. - Giammai. Dio deve castigarci egualmente. Un silenzio si prolungò. Si guardavano, mentre alla loro passione si univa la nota dolce di una
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lanciata in mare, donde l'hanno tratta, orribile cadavere sfracellato e tumefatto. È il mare che Dio - come dice la vecchia leggenda - ha fatto per i
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combinazione di suoni. La cronaca soggiunge che Virgilio Mago fu amato, rispettato, idolatrato quasi come un Dio, poiché giammai rivolse la sua magia
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, affannandosi. - Dio e voi offendemmo. Grave il peccato, grave l'espiazione. Ecco, ancora non giunsero per noi i venti anni e noi abbandoniamo questo mondo