LEGGENDE NAPOLETANE
dramma, a questa vittoria cruenta dello spirito sul corpo, vien dietro un altro dramma, più umano, più potente, dove il pensiero ed il sentimento non
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roseo; nei grandi occhi glauchi, cristallini, il lampo dello sguardo era verde e freddo; le labbra carnose, rosse, come il granato, dovevano essere
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nel biondo-cinereo della chioma, nel fulgore dello sguardo intensamente azzurro, nei morbidi lineamenti, nella svelta e gentile persona. I tratti duri
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potettero sapere e Cicho, la sua origine, la sua famiglia, la sua vita rimasero nelle tenebre dello sconosciuto. Ma in seguito, spiando, osservando
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, cospargendoli di lagrime e di baci. Singolare anima d'artista doveva esser quella dello scultore che ha dato all'arte questo Cristo morto. Nell'opera
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lentamente, la figura dello sposo si erge sdegnata, la barchetta si capovolge. Ancora tre volte si rivede quell'eterno bacio, quell'eterno odio. Ogni
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per quella orrida, bella e straziata campagna che sono i Campi Flegrei, donde egli fantasticava dell'Averno e dello Stige; con le sue lunghe
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sposine giovanette, gaie e fresche, attaccate al braccio dello sposo innamorato; i bimbi graziosi, dai volti ridenti e arrossati dal caldo. E nel mare
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. Di tutto è capace il munaciello Quando la buona massaia trova la porta della dispensa spalancata, la vescica dello strutto sfondata, il vaso