LEGGENDE NAPOLETANE
gentile, nel cui volto si accoppiava il gaio sorriso dell'anima innocente al malinconico riflesso di un cuore sensibile; egli era nel medesimo tempo
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della riva, colpito dal rispetto alla divinità, torceva gli occhi allontanandosi, e le coppie di amanti cui era bello errate abbracciati sulla
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, la grande sorella nel cui animo di giovinetta si forma la madre, la nonnina che ricorda il suo giocondo passato, la zia che non ha avuto passato
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Voi errate lontano di qua, anima settentrionale e vagabonda, e le brume in cui si affissa il vostro malinconico occhio, vi mettono intorno
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candide quanto il viso; si guardò le braccia sode e rasate come un frutto maturo in cui si possa mordere. Si trovava seducente, bellissima; ed un
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i ridenti poggi. Immenso si svolge l'avvenire. Lo so. Ma pel sarcastico sorriso con cui tu ti burli delle mie care larve, evocate dalla tradizione o
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lama d'argento, con un lieve sorriso sulla bocca, il cui grosso labbro inferiore s'avanzava quasi in atto di spregio, inchinando appena il fiero capo
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Mancano a noi le nere foreste del Nord, le nere foreste degli abeti, cui l'uragano fa torcere i rami come braccia di colossi disperati; mancano a noi
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, mito e donna, vergine e sirena, misto singolare di fantastico, di ideale, di umano e di divino, cui Napoli deve la sua poetica origine; dopo la poesia di
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avere disadorna ma chiara notizia i più tardi nepoti, per cui lavora e s'affatica ogni scrittore disdegnoso del facile plauso contemporaneo. Ma senza
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sconfisse il gruppo dei nemici. Tombe dappertutto. Pompose iscrizioni latine in cui il sentimento ed il carattere s'affogano nella monotona convenzionalità
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il bambino e la madre, cui rimaneva confitta nella mente la bella ed aitante persona di Stefano Mariconda, se ne crucciava. Le suore la consigliarono
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lontano, sempre presente, che vivi nelle regioni sconosciute, che sei in me: chimera, persona, nebulosa, nome, idea odiosa ed adorabile da cui parte ed a
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glaciali del cielo; laggiù, forse nelle bianche e verdi onde, il cui fragore rassomiglia al metro di una poesia monotona ed uniforme; al polo, forse, negli
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viali. A volte rimaneva lunghe ore pensosa. Pensava forse di sua madre, cui le avevano detto rassomigliasse. Pure, le tre sorelle menavano placida vita