LEGGENDE NAPOLETANE
Sono belli i bimbi napoletani e ridono e giocano come tutti gli altri bimbi del mondo; ma non vogliono alla sera stare quieti sotto il lume della
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all'isola, per le onde del mare, come la bella stagione coronava di rose e di fiori d'arancio il colle, così l'isola fioriva tutta in mezzo al mare come un
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. Invano egli tenta tutte le corde della bionda lira: sotto la sua mano tremante le corde si spezzano, con un suono che si prolunga nell'aria come un
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tuo labbro rosso come il fiore del granato. E quasi o mia bella ed impenetrabile sfinge, dal viso puro e colorito come il granito di quelle statue
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roseo; nei grandi occhi glauchi, cristallini, il lampo dello sguardo era verde e freddo; le labbra carnose, rosse, come il granato, dovevano essere
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più intrattenervi in preliminari, avendo spiegata chiaramente la mia intenzione, ecco il caso. Nello stretto vico dei Cortellari. che come ognuno sa
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della nobile principessa che vi è sepolta, che è morta anch'essa così giovane. Il medaglione è liscio, vuoto, bianco, come se ne avesse raspata
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natura che irrompe dalla terra vera, e allaga, e inonda la campagna come oceano di verdura; è la natura pudica e grande del bosco, che si ammanta di
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ingiuriavano, come fa spesso la plebe contro persona debole ed inerme. Quando 'o munaciello passava innanzi la bottega dei Frezza, zii e cugini uscivano
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gialle, rosse e bianche rifulgono; i colli sono splendidi di luce; il mare brilla tutto come un migliaio di specchi; sulla punta del cratere qualche
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, mentre la sua assenza ha resa deserta e triste la mia casa, mentre la mancanza del suo alito soave ha reso arido e secco come la pomice quanto ho scritto
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muraglie, poiché l'onda del mare non è perfida come quella dei laghi e dei fiumi, assalta ma non corrode. Le finestre alte, larghe, senza vetri
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, vi lusinga l'orecchio; un profumo sottile come un ricordo lontanissimo vi fa dilatare le nari. Il mio bel golfo voi non lo avete dimenticato. Io leggo
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crucciava che il suo nome dovesse estinguersi con esso: pure, non riprese moglie. Ottenne come special favore dal re Roberto d'Angiò che la sua figliuola
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Mancano a noi le nere foreste del Nord, le nere foreste degli abeti, cui l'uragano fa torcere i rami come braccia di colossi disperati; mancano a noi