LEGGENDE NAPOLETANE
storielle e sono indulgenti col narratore… V'era dunque una volta, nella nostra carissima Napoli, un uomo molto strano. Io non vi dico l'epoca precisa in
LEGGENDE NAPOLETANE
continuo di un automa, col lungo abito bianco che le si trascinava dietro come un sudario, col passo ritmico che appena sfiorava il suolo, coi lunghi
LEGGENDE NAPOLETANE
senza confine, la fanciulla sentiva ingrandire la potenza del suo spirito e, sollevata in piedi, le pareva di toccare il cielo col capo e di potere
LEGGENDE NAPOLETANE
più: l'impiegato ha litigato col suo capo di ufficio, il marito con la moglie, l'artista ha detto molti improperi all'arte, lo scrittore si è
LEGGENDE NAPOLETANE
; noi li amiamo i fantasmi, noi viviamo con essi, noi sogniamo per essi e per essi noi moriremo. Noi moriremo per essi, col desiderio di vagolare anche
LEGGENDE NAPOLETANE
quell'interno e freddo marmo. Ecco il Pudore col volto coperto da un velo, ecco la Fortezza, ecco la Temperanza, ecco la Gloria, ecco l'Educazione, ecco
LEGGENDE NAPOLETANE
; aveva assaporato col più vivo piacere baci di donne, colpi di spada di cavaliere e vini poderosi. Quando la sua ricchezza cominciò a dileguare, come
LEGGENDE NAPOLETANE
di Venere - dice, col suo olimpico orgoglio, Servilia. Il che è udito dalle attente ninfe oceanine e Venere sa che Servilia l'ha offesa e Poseidone
LEGGENDE NAPOLETANE
dagli occhi sgomentati. Per pietà di quel piccolo essere, le suore lasciarono la madre a nutrirlo e curarlo. Ma col tempo che passava, non cresceva molto
LEGGENDE NAPOLETANE
un balcone sedeva Donna Regina, col libro delle ore fra le mani. Ma non leggeva. - Mi è lecito rimanere accanto a voi, sorella mia? - chiese
LEGGENDE NAPOLETANE
, giocherellava amabilmente e ferocemente col cuore del giovane. Ella, a sua posta, creava in lui lo sconforto desolato o l'inesauribile speranza, la cupa