LEGGENDE NAPOLETANE
Cimone che è al suo fianco; nelle lucide albe di primavera hanno raccolto, nel loro splendido giardino, fiori e baci, baci e fiori inesauribili; ne
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, quasi la vita fosse in lei sospesa; ora si agitava, una fiamma le coloriva il volto, le labbra fremevano di baci, di parole, di sorrisi, l'angolo delle
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ginocchio dinanzi al corpo della poveretta morente e copre di baci quel volto pallido d'agonia. Invero, egli fu così focoso in tale slancio, così patetica
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, cospargendoli di lagrime e di baci. Singolare anima d'artista doveva esser quella dello scultore che ha dato all'arte questo Cristo morto. Nell'opera
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caldo e vivo che diventa cereo sotto i baci; nei grandi e voluttuosi occhi di leonessa si accendevano strane scintille d'oro; le labbra arcuate erano
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visto, nella notte, sopra un masso, disperarsi, salutare, mandar baci alla città immersa nel sonno, buttarsi per terra col capo nella polvere, piangere
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; aveva assaporato col più vivo piacere baci di donne, colpi di spada di cavaliere e vini poderosi. Quando la sua ricchezza cominciò a dileguare, come