LEGGENDE NAPOLETANE
d'aria, i suoi sandali costavano prezzi favolosi; ed ella, assisa davanti alla spera , di acciaio, si contemplava. Ella era nel trionfo della bellezza e
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sono le nubi; l'aria leggera, benefica e vivificante che mai non diventa troppo rude, troppo tagliente; le colline verdi, macchiate di case bianche e
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; ogni tanto il garrito allegro di un uccello fa ondeggiare le conche rosee dell'aria. Non è, non è la piccioletta e magra natura dei giardini tagliati
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nulla fosse. Nel cielo sereno brilleranno le stelle; nell'aria calma s'eleverà la sottile penna di fumo. Poi, sul cratere, comparirà une punto rosso
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. Invano egli tenta tutte le corde della bionda lira: sotto la sua mano tremante le corde si spezzano, con un suono che si prolunga nell'aria come un
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miracolo fu questo: le molte paludi che allora si trovavano nella città, erano dannose, e perché i miasmi che esalavano guastavano l'aria producendo
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profumata dell'aria, trascorre beatissime la vita. Sulle fragili imbarcazioni accorrono colonie di popoli lontani che portano seco i loro figliuoli, le
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avvelenare l'aria; che spesso andasse a lavarsi le mani macchiate di rosso in un tinello di cui l'acqua si corrompeva. Quelle mani macchiate di rosso
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maledetto. Era lui che attirava l'aria mefitica nei quartieri bassi, che vi portava la febbre e la malsania; lui che, guardando nei pozzi, guastava e