LEGGENDE NAPOLETANE
nelle vie, che entra nelle botteghe, che sale nei salotti della nobiltà. Verrà il novissimo giorno. Vedi tu quella montagna ai cui piedi si stendono i
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Santa Lucia dove i bimbi sono bruni, magri e nervosi e rassomigliano ai pesciolini svelti del mare, egli si fermava a guardare i tonfi che essi fanno
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ferite ed ottime come condimento alle vivande; fu Virgilio che insegnò ai giovani i giuochi delle melarance e delle piastrelle che s'ignoravano; fu
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maggiore, Donna Regina, potesse, passando a nozze, conservare il suo nome di famiglia e trasmetterlo ai suoi figliuoli. E nel 1320 si morì
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s'attorcigliano intorno grossissime gomene che danno una sicurezza maggiore ai vapori postali ancorati in rada. A destra c'è il porto militare, medesimo mare
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, placido filosofo e ancor più placido sposo, godeva dei trionfi di Servilia. Egli amava le feste sontuose che durano dalla sera sino ai primi albori
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braccia, s'aggrappava ai panni degli assassini. Il bel corpo di Stefano Mariconda giacque, orribilmente sfracellato, nella fetida via per una notte
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alle donne, dando la mano da baciare ai cavalieri grandi di Spagna di prima classe come lei, stava Donna Anna di Medina Cœli. L'occhio grigio dal
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- il Cristo morto. Sta ai piedi dell'altar maggiore, a sinistra. Sopra un largo piedistallo è disteso un materasso marmoreo; sopra questo letto gelato e
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, nelle innumerevoli foglie lucide e brune; ai piedi degli alberi cresce l'erba morbida e minuta, dalle foglioline piccine. Nelle siepi fiorisce
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per un viaggio lungo, penoso, sul mare traditore, per una via ignota, ad una meta sconosciuta; partire senza speranza di ritorno; affidarsi ai flutti