LEGGENDE NAPOLETANE
primo piano v'era un maledetto giudeo, degno discendente di coloro che crocifissero nostro signore Gesù Cristo, un giudeo ladro che dava il denaro ad
LEGGENDE NAPOLETANE
, rassomigliano ad occhi senza pensiero; nei portoni dove sono scomparsi gli scalini della soglia, entra scherzando e ridendo il flutto azzurro, incrosta
LEGGENDE NAPOLETANE
, si divulgò la voce che 'o munaciello avesse in sé qualche cosa di magico, di soprannaturale. Ad incontrarlo, la gente si segnava e mormorava parole di
LEGGENDE NAPOLETANE
festevole senza chiasso e serio senza durezza. Chi lo vedeva lo amava; e la gente accorreva a lui come ad amico, per allietarsi della sua compagnia. Ma il
LEGGENDE NAPOLETANE
cresciuto all'umido e che la mamma aveva sempre avuto cura ad annaffiarlo, perché crescesse, quasi che egli fosse un alberetto e non un uomo. L'uomo
LEGGENDE NAPOLETANE
profondamente umano, profondamente sensibile che fa loro superare lo spazio ed il tempo. Soltanto, per ascendere ad una suprema idealità, hanno bisogno del
LEGGENDE NAPOLETANE
si esaurisca nella gola riarsa e la parola diventi un mormorio indistinto? Vieni dunque ad ascoltarmi. Narrerò a te d'amore. A te, fantasma fuggevole
LEGGENDE NAPOLETANE
pace è fatta. Anche io ho litigato, e da tanto tempo, con una carissima persona, mentre ho continuato ad amarla piamente, nel segreto del cuore
LEGGENDE NAPOLETANE
fragile cuore di donna che dovevano trovare aiuto e sostegno queste cose - ed ella nel silenzio, nella solitudine, si adoperava ad invigorire il suo
LEGGENDE NAPOLETANE
questa volta dà ascolto alla preghiera della sua bella amante. Rosicchia, rosicchia, o polpo molle, grigio, rassomigliante ad un cencio! Incrostati
LEGGENDE NAPOLETANE
del suo lettore presente o ad indovinare l'animo del lettore assente, cerco di spiegare che significhi il lampo del tuo occhio nero e l'arco ironico del
LEGGENDE NAPOLETANE
fiorenti paesi, invano chiese alle ricchezze, al lusso, ad altri amori, a feste stupende, l'oblio; invano egli volle innamorarsi delle vaghe
LEGGENDE NAPOLETANE
ad angoli retti, squadrati, polverosi e malinconici; non sono le aiuole di fiorellini variopinti che non dànno freschezza, non dànno ombra, tirati su
LEGGENDE NAPOLETANE
cupo; lontano, gli alcioni bianchi ne lambiscono le creste spumanti. A sinistra s'eleva sulla roccia il castello aspro, ad angoli scabrosi, a finestrelle