LE ULTIME FIABE
Viva il Re! Viva il Re! (L'operazione continua, e sembra non debba terminare più! E, intanto, il corpo del Re si va di mano in mano sgonfiando.)
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(si accosta all'uscio e picchia con una mano, chiamando): iglia! Figlia mia!
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Sarò vostro figlio anch'io ... (Bacia la mano alla Regina che lo abbraccia con tenerezza materna.)
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l'uscio della prigione e ne esce fata Azzurra splendida di bellezza, circondata da un'aureola di luce azzurrognola. Tiene per mano la Reginotta
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(allegro, si siede su una seggiola, in mezzo alla stanza. Dame e servitori, in piedi, sono attorno al Re, ognuno con un vassoio in mano, pronti agli
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ondulare nell'aria, sorridere, quasi far dei cenni. Tutti hanno fissi gli occhi a quella maraviglia. Intanto, le Ancelle, prese per mano, danzano
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.) 'inganno? (Facendo riparo con mano agli orecchi) È il mago Sbuffante che arriva! (Si sente il suo rapido e forte sbuffare che si avvicina.)
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posta per loro! (Prende per mano il Re e la Regina, e li fa rizzare in piedi.) Ho visto, ho sentito quel Mago presuntuoso ... Se oggi lui avesse toccato
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musiche invisibili. Guidati dal Gran Mago, e presi per mano, s'inoltrano la Reginotta e Centovite.)
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qualche vicino. E il padre si mise alle vedette, con un grosso bastone in mano. La chiamata avveniva sempre poco prima di mezzogiorno. Ed ecco la bambina
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però spenta la sua lanternina, come ella disse sorridendo, e che la riaccese appena poté sfuggirle di mano. Le pareva di aver scoperto un gran mistero
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fiabe come a un bambino. Ma il Re stava ad udirli svogliatamente, e cominciava quasi subito a sbadigliare. Dapprincipio metteva una mano davanti alla
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afferrata pel collo la cagnetta e impugnava con l'altra mano la spada sguainata. La faccia della guardia era sconvolta. Il braccio che impugnava la spada
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giocattolo in mano di qualcuno e stendeva la mano per strapparglielo. - Dammelo! Lo voglio ! E se quello, o intimorito o impietosito, gli diceva
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, sbalordito dalla grande varietà e dalla bellezza dei fiori, disse: - Ecco: vorrei questo, questo e questo. E indicava con la mano i fiori più belli e più
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sfamare le sue creature. E una mattina, presi per mano i due piccini, cacciandosi avanti gli altri tre, si avviò verso la montagna e li condusse in
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perché i suoi capelli erano diventati di un biondo scuro, senza riflessi dorati. - Vado a riporli, Maestà. Cercate il resto. E il Mago, con in mano il
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cibo nel palmo della sua mano; calandrelle e merli contendevano il posto ai canarini e ai cardellini. Ed era per tutta la casa un assordante rumore di
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, perché fuori piovigginava. Ed ecco che ella vide venire per la viottola una donna, premurosa di ripararsi dalla pioggia. Le fece cenno, con una mano, di
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era venuta a portargli un fritto di pesce, fatto a posta per lui, egli la prese per una mano, e tastandole la gobba, disse: - Il tesoro la ragazza l'ha
Accademia della crusca
