LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche
lo avrebbe volentieri trattenuto, ma la Carola aveva detto: - Non te lo mangiano mica! Ed ella, per non farsi biasimare dalla cognata, lo aveva
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! - aveva risposto Carlo. - Noi lavoriamo tutti, e io stimo cosa più nobile il lavorar la terra, che lo stare sempre agli ordini del viaggiatore che capita
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cucina. - Non lo indovinate? - domandò Maso, - la vostra nonna! Stasera, che ella compie sessant'anni, tutti spesi per il bene della famiglia, s'ha
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Il tempo era brutto, ma brutto, e invece di maturare il grano, le piogge e i vènti lo facevano piegare a terra. S'era alla fine di maggio, e Maso e i
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fosse strappato dal rimorso della cattiva azione, lo condannarono a esser cacciato dalla caverna ed eseguirono subito la sentenza. Infatti andarono
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. Questa teoria l'aveva sentita esprimere dall'ispettore, e subito la faceva sua, movendo il riso in quanti lo ascoltavano. I cugini lo canzonavano
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capezzale di lei, dalla parte opposta dove era seduto Cecco, e non parlava altro che a bassa voce per non affaticarla; ma lo sguardo dolce che
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buon figlio aveva anche trovato nell'affetto della sua compagna un conforto tale, da non temer più il distacco dalla madre come lo temeva quand'era
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, perché lo pigliassero almeno per badare ai maiali. Ma era tanto brutto che nessuno lo voleva d'intorno. Chi gli diceva: "Rosso, mal pelo", chi invece
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del vicinato le novelle della nonna. - Lo vedete, mamma: la fama ha le ali, - disse Cecco, - e le vostre novelle fanno sui nipoti lo stesso effetto
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, - disse la Carola. - Non vedi che faccio per burla? - Sì, lo so, - rispose la Vezzosa, - ma mi pare che si perda tempo, e c'è la Regina che sta là
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promesso di stare zitta e non svelerò il segreto. - A noi lo puoi dire, - ribatté l'altra. - Non lo riferiremo certo ai ragazzi. - Non importa; ho
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, non aveva voluto che si ritardassero di molto le nozze, e aveva mandato una sua sorella, con la sposa, a far lo stacco del vestito di seta. Questo
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Maso aveva mantenuto la promessa, e la mattina del lunedì aveva chiesto in moglie Vezzosa per Cecco. - Lo sapete che io non vi posso dar nulla di
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ad imparare l'arte dal Ghiberti; e in quella casa viveva con una vecchia serva per nome Marta, che lo aveva allattato. Ma messer Parri non possedeva
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quel Carlo, a cui volontariamente pensava. La ragazzina lo aspettava da un momento all'altro di ritorno da Firenze, e ogni volta che sentiva il passo
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solo con Cecco. Dopo che egli aveva cantato, partendo, quel rispetto, la Vezzosa lo evitava, e Cecco se ne accorgeva bene e voleva avere una spiegazione
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. - Va' via! Che aspetti? - esclamò la Carola. - Lo sai che tocca a te. - Ma per l'appunto di domenica e a quest'ora, quando la nonna ci racconta la
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, guadagna ed è affidata a persone per bene. - È vero, e lo so anch'io; ma che ci vuoi fare se sono addolorata di non averla più qui? Al cuore, lo sai
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albergo per vedere se giungeva qualcuno. Egli spingeva lo sguardo verso la via Fiorentina, quando scòrse un signore, molto ben vestito, che cavalcava
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cavallo? Io lo vendo. - Io! - rispose un cavaliere. - Ne ho appunto uno che si è azzoppito e me ne occorre un altro. Costì fu fatto il patto in un
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fossa. I figli, che non l'avevano lasciata mai, non s'erano accorti del suo deperimento, avendola sempre sott'occhio; ma lo avevano notato dacché Cecco
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stesso modo, sempre a lavorare una calza rossa, che non finiva mai. Come campasse nessun lo sapeva, e neppure di che famiglia ella fosse. Non aveva
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un altro, si era allontanato da casa. La moglie non osava interrogarlo, ma la madre dolcemente lo attirava a sé, e cercava di rimaner sola con lui
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dignità con cui egli lo portava. Se qualcuno lo ringraziava per aver guarito un infermo, il Romito rispondeva: - Sono io che debbo ringraziare questa
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! - supplicava la giovine sposa. Il bell'artigliere s'accorgeva che gli amici l'osservavano e che Bista sogghignava. Se essi non lo avessero veduto
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poteva andare ad Arezzo a far lo stacco delle cose che ancora mancavano al corredo. Intanto Vezzosa, per pazientare, cuciva dalla mattina alla sera, e
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ingiunto di prendere il largo, in seguito alle dispute che Alamanno aveva con tutti per ogni lieve motivo. Il sentimento della sua povertà lo rendeva
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altro che repulsione, e la Regina, che lo idolatrava appunto perché era disgraziato, si affliggeva immensamente di vederlo trascurato dal padre
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: - Vi raccomando la figlia mia: non le togliete mai da dosso il velo celeste della Madonna. Dopo aver fatto lo sforzo di parlare, Ginevra cadde morta, e
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occhi sinceri e pieni di fiducia nel loro avvenire. Cecco se ne andava più consolato, ma poco dopo l'impazienza lo spingeva di nuovo a casa di Vezzosa
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perfidia. Questi avea nome Bindo Sergrifi, ed era di famiglia nobilissima. La moglie di lui, madonna Bice, lo temeva più degli altri, perché, se era
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lo condusse in una cameretta, ma il Diavolo, appena vide un fascio di ulivo benedetto e una piletta d'acqua santa a capo del letto, indietreggiò, e
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, - rispose la Carola, - non saprei dirvelo; ieri l'incontrai con un muso lungo un braccio, e mi disse appena buon giorno. - Io lo so quello che ha, - saltò
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sola; c'è la mamma, che fa il caffè, e vi è tutta la famiglia che lo aspetta. - Ebbene, andiamo, - disse Vezzosa. E posto il grosso mazzo olezzante
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quel momento, ebbe paura e fuggì, ma le fiamme pareva che lo perseguitassero; gli s'erano attaccate al vestito, l'avvolgevano tutto ed egli soffriva
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Camaldoli e al Picco della Verna, tanto era lo scampanìo che si udiva da ogni lato. In una casa di Farneta, piccolo borgo sulla via di Camaldoli, la
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vasta cucina affumicata, senza il fuoco del camino. La Vezzosa quella sera arrivò tutta in fronzoli, e quando si levò lo scialle, l'Annina non poté
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stringere il denaro in mano e neppure ringraziare. Lo fecero Carola e la Regina per lei; e soltanto quando la signora fu in carrozza, ella poté
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lui come di una persona che esistesse e che per una ragione qualsiasi fosse assente da casa. - Questo lo serbiamo al mimmi, questo è per il mimmi
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come uno scolaretto, appena si accorgeva che c'erano delle persone grandi che lo ascoltavano, e specialmente una certa Vezzosa, una bella ragazza di
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trattano le cognate, e serbare tutto lo sfogo della tua ammirazione per lei quando sarete soli. M'intendi, Cecco? - V'intendo, mamma mia, e questa
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, allorché ci eravamo messi a sedere in terra e avevamo cavato fuori il pane e il cacio portati di casa, eccoti che passa l'ispettore Carli. Gigino lo
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casa né quelli di fuori, dopo una certa scena, abbastanza tempestosa, in cui aveva detto chiaro e tondo alla matrigna, che il marito se lo voleva
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dicesse che la compassione sola lo aveva spinto nella scelta, ed aspettava che la domenica successiva alcune ragazze fossero in casa sua a udire la
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, era come dire al muro, e lo stesso effetto producevano le parole della signora Durini. Le Marcucci erano attaccate agli usi domestici, e siccome