LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche
La sera dopo, sparecchiata la tavola che aveva servito al lauto pranzo di Natale, gli uomini di casa Marcucci non misero neppure il naso fuori
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La Vezzosa non aveva saputo resistere alla tentazione di domandare al marito quali erano i fatti dolorosi il cui ricordo bastava per render triste la
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pigliava soggezione della gente, non era così di Cecco, il quale parlava molto finché era in famiglia o in mezzo ai bambini, ma diventava muto e impacciato
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Il tempo era brutto, ma brutto, e invece di maturare il grano, le piogge e i vènti lo facevano piegare a terra. S'era alla fine di maggio, e Maso e i
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L'energia, la speranza rinata, si leggevano in viso ai Marcucci. Ma nonostante che il lavoro fosse molto, Cecco sudava sempre a spaccar le pietre
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La Regina era stata molto contenta di fare scrivere a Carlo, dalla Vezzosa, che la resistenza di Maso era vinta; e il giovane, per ringraziarla, era
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anch'essi, a poca distanza, una carrozza di Poppi si fermò davanti all'aia, e il vetturino schioccò la frusta per avvertire che qualcuno portasse il
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provocata dal piacere di ritrovarsi in mezzo ai suoi, ma ella sapeva bene che aveva un'altra causa. Il suo cervellino, in quei giorni, viaggiava nel ridente
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- E stanotte incomincia l'anno nuovo! - disse Maso. - Ragazzi, bisogna metter giudizio, perché più si cammina nella vita, e maggiore è il dovere che
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torrenti, i fulmini, i lampi, non trattennero a casa la Vezzosa. Ella si gettò sulle spalle il cappotto di suo padre, aprì l'ombrellone d'incerato, e
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serve di distrazione; ma in casa sentivano il vuoto prodotto da quella partenza, e la Carola specialmente non sapeva darsi pace di non aver più
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più libera e toccava a lei a portare il desinare nel campo ai cinque fratelli e a fare il pane e il bucato, aiutata dall'Annina. Benché il lavoro
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Vergine Maria scendevano di tanto in tanto a visitare il Casentino, e ci eran più cappelline e croci sulle strade maestre che ville e osterie, vivevano su
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dote? - disse il padre della ragazza al capoccia dei Marcucci. - Lo so, - rispose il contadino a denti stretti, - e in casa non ce la volevamo una donna
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stati ancora accesi i lumi; la vecchia Regina diceva il rosario al suo solito posto, e le nuore erano andate in chiesa, alla benedizione, mentre gli
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stati tutta la mattina nei boschi a coglier fragole, che già avevano spedite ad Arezzo, e per questo non facevano il chiasso; i grandi, senza
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lui come di una persona che esistesse e che per una ragione qualsiasi fosse assente da casa. - Questo lo serbiamo al mimmi, questo è per il mimmi
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La terza festa di Natale la neve era cessata e il vento erasi calmato come per incanto. Nonostante, anche in quel giorno, dopo desinare nessuno uscì
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La fede nelle proprie forze, rinata nei Marcucci, aveva in parte dissipato la malinconia degli ultimi giorni. Inoltre, un fatto avvenuto appunto il
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La terza festa di Natale i Marcucci erano ancora seduti davanti alla tavola apparecchiata, e gli uomini centellinavano il vino ciarlando di caccia
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! - supplicava la giovine sposa. Il bell'artigliere s'accorgeva che gli amici l'osservavano e che Bista sogghignava. Se essi non lo avessero veduto
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novella della Regina e a curiosare un poco, per dire allora dinanzi a tutte quelle pettegole il fatto suo. Vezzosa aveva desinato dai Marcucci anche quel
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di lei. La famiglia Marcucci, un po' per il guadagno che ricavava dai villeggianti, un po' per il collocamento dell'Annina e le giornate che portavano
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d'amici, per festeggiare la copertura di una fabbrica di uno di loro. Vezzosa aveva fatto un po' il broncio quando erano venuti a prendere il suo Cecco, e
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tempo, intorno alla vecchia nonna non si sono riuniti più i nipotini intenti, né gli altri bimbi del vicinato. Il lunedì successivo a quella domenica di
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La domenica delle Palme, la Vezzosa era andata a desinare dai Marcucci e aveva portato in casa tutto il corredo, perché la matrigna, che stava meglio
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, Vezzosa. Infatti, per lei avevano tirato il collo ai capponi, per lei avevano messo arrosto un capretto intiero, per lei avevano fatto schiacciate
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opposta quando il dottore aveva parlato di farla portare all'ospedale. - Di casa nostra non c'è mai andato nessuno e non ci deve andare neppur lei
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Il cambiamento che si preparava nell'esistenza di Annina faceva dimenar tutte le lingue del podere di Farneta, e intanto che Vezzosa cuciva la
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vasta cucina affumicata, senza il fuoco del camino. La Vezzosa quella sera arrivò tutta in fronzoli, e quando si levò lo scialle, l'Annina non poté
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Il dì della Pentecoste, cui i contadini toscani dànno il poetico nome di Pasqua di Rose, era stato un giorno lieto per il podere di Farneta. Vezzosa
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Da alcuni giorni il signor Luigi e la signora Adele erano stabiliti al podere di Farneta, e le donne di casa eran tutte affaccendate a servirli e a
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La festa dell'Assunta, che ricorre il 15 d'agosto, è una delle più solenni dell'anno, anche per gli abitanti del Casentino. Le donne di casa Marcucci
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Tutta la settimana i Marcucci erano stati sossopra per il grande avvenimento. La signora Durini, tornando a Camaldoli, aveva parlato con Carlo Buoni
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, e ora, per contentarvi, dovrei ridere tutto il giorno. - Ma non pensi a Vezzosa? Lei, poverina, ti vuol tanto bene e si strugge nel vederti così
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impulso al lavoro, alla concordia, era conforto nei momenti di dolore. Non potrei dunque terminare il quarto volume delle novelle senza dirvi che cosa
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sofferto. Si preparava per i Marcucci un'annata disastrosa, ed era un bene che l'Annina avesse trovato da allogarsi. Così avessero trovato pure Beppe, il
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Il lunedì che tenne dietro alla domenica in cui la Regina aveva narrato la novella per Gigino, i forestieri, che avevano pernottato al podere di
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La settimana successiva all'ultima novella era stata una di quelle settimane piene d'ansietà per molti di casa Marcucci, e anche per il padre di
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non era più un'estranea per la famiglia Marcucci. Benché da otto giorni soli ella fosse moglie di Cecco, pure aveva già preso il suo posto in casa, e
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L'assenza della Regina da Farneta era durata due mesi interi. Il professor Luigi e la signora Maria erano già partiti quand'ella tornò in famiglia
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famiglia del contadino Marcucci era tutta riunita sotto l'ampia cappa del camino basso, che sporgeva fin quasi a metà della stanza. Il camino, nel quale
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Una dolce aria primaverile faceva crescere a occhiate il grano nel podere di Farneta, e rivestiva di fiori gli alberi e i prati. Le speranze nella
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vestiti. È vero che il corredo se lo stava preparando da parecchi anni, ma all'ultimo momento rimane sempre qualche cosa da fare, e le mancava appunto
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La domenica successiva a quella in cui Regina aveva raccontato la novella Il Diavolo alla festa Vezzosa non comparve alla solit'ora a casa Marcucci
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continuava a raccattar legna. Il bello è che, se avesse serbato tutte le fascine che prendeva di qua e di là, la sua catapecchia dovrebbe esserne stata piena