LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche
, tredici uomini fra figli e nipoti. E li ho veduti tutti cadere, uccisi dal nemico, in una battaglia o in un'altra. Dopo tanta rovina, ho rinunziato al
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vecchia rispose: - Figlia mia, quando sarò morta, tu penserai a me in questa camera, e ti rammenterai che a questo mondo ti ho chiesto una cosa sola
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zucchero! Eppure non eri così un tempo, e quando ti si dava il buon giorno rispondevi con le spallate. - Allora ero una bambina, e ora ho messo
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cavallo? Io lo vendo. - Io! - rispose un cavaliere. - Ne ho appunto uno che si è azzoppito e me ne occorre un altro. Costì fu fatto il patto in un
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ago torto e non sapeva quello che volesse dire. Io gli ho spiegato che era quell'ago a forma d'uncino che la sua signora adopra per far la tenda; ed
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, - replicò Banfio. - Forse per trovar la campana bisognerà faticare, e tu non hai forza; mentre io ne ho ancora. Se tu m'indichi la fonte e lo spino, ti
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e prese a dire: - Vi ho parlato spesso di Poppi e dei suoi signori; ora dovete sapere che, nell'anno 1440, la repubblica fiorentina inviò, contro il
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. - Ma mi dici che segreti ci sono oggi? - le domandò la Carola, dopo che questa scenetta si fu ripetuta quattro o cinque volte. - Non posso dirlo; ho
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Verna, dove ho compiuto un pellegrinaggio, - rispose il Diavolo in tono derisorio. - Ho scelto questa stagione per fare un po' di raccolta di anime
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quale ho posto la Regina ed i suoi. Bisogna sapere che la Vezzosa s'era data per malata, e nessuno le aveva più visto la punta del naso, né quelli di
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. Quand'ebbero fatto un pezzo di strada il cavaliere disse: - Oltre l'eredità di mio padre, ho anche i beni che mi ha lasciati mia madre, i quali consistono in
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. - Perché, perché non confidarmelo subito? - disse la buona madre. - Ho del bel filato e domani lo porterò alla fattoressa del marchese Corsi, che me
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Fortunata mentr'ella mandava a dormir le galline. - Piccini, buona sera, - disse la buona donna vedendoli. - Vi ho serbato una bella fetta di pattona per uno
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', perché hai tanta fretta e martorizzi i poveri cavalli con codesta frusta di ferro, che non ho mai veduto usare da nessuno? - Sappi, - rispose il fantasma
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il figliuol tuo sarà per cento volte più rinomato di tuo padre, di tuo fratello e di te, e il suo nome correrà sulla bocca di tutti. Parri, come ho già
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ha insegnato cotesta canzone, che io ho udito alla corte di Provenza. - L'ho intesa cantare dalla mia nutrice, che era una provenzale, - rispose la
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tentazione e ti sei impossessato di una parte del tesoro che ti avevamo confidato? - Per l'anima mia, sono innocente! - esclamava il vecchio. - Se ho avuta
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. I cani stessi hanno da ricoverarsi nei canili, e non è giusto che i cristiani non trovino un tetto con un tempo freddo come questo. - Che v'ho da
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non ha voluto che si chiamasse, ed io, nonostante che stia tanto in pena, ho fatto la sua volontà. - Non dubitate; poi stasera verrò a vedere come sta
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volta non vi racconterò una novella casentinese. Ne so una delle Marche, che ho imparata da una contadina di quei paesi, e, tanto per variare, ve la
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che vi metterà la Befana nella calza? I più allegri risposero di sì; gli altri stettero mogi mogi e chinarono gli occhi a terra. - Ho capito, - disse
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maggiore ho visto quello che tu non hai potuto vedere, perché eri ancora nella mente di Dio. A quest'argomento Cecco non seppe che rispondere, e lasciò la
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riparazione morale, e quando ella scese, disse alla mamma: - Volete raccontarci la novella? - Volentieri, tanto più che quella che ho in mente di dirvi
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. - Non tanto; ma però vi prometto che non vi farò fare sognacci a nessuno. Che ho da cominciare? Non ho mai raccontato di giorno, e chissà se con tutta
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In questa lunga serie di novelle, in cui ho intrecciato le leggende alla storia della famiglia della Regina, l'abile narratrice di Farneta, vi ho
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secolo, e l'Annina aveva detto: - Sapete, ho già imparato tante cose. Servo a tavola benino, so preparare le camere per la sera, e imparo a pettinare
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altri che il Diavolo, che mi vuol portare all'inferno; e quello bianco che mi salva, qualche santo; ma son tanti i santi che ho pregati di aiutarmi
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, questi! Le bestie son care arrabbiate, e non c'è bene per la povera gente. - Ho paura che si debba aspettare un bel pezzo! - replicava il giovine
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, è quella di volerle bene. - Per questo non c'è da temere: - replicò Carlo, - l'ho scelta liberamente; voi me la confidate, e io sarei un vero
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Alessandro e Guido Pace e, tutto lieto, disse: - Sentite che sogno ho fatto. Mi pareva di essere sulla via della Consuma, in quel punto detto la Casaccia, e
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. - Sentirò tre messe domani, per ora resto qui; è tanto che non ho più fatto il Natale a casa, e mi struggo di sentir raccontare dalla mamma la
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buone mani; ho promesso e debbo mantenere ... Messeri, - aggiunse poi rivolto agli amici, - salite sulla torre e tenete gli occhi bene aperti. Vi
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cura che voi avete del nostro avvenire m'interessa. Sapete perché ho scelto Vezzosa fra tante ragazze che potevo sposare? Perché mi è parso che vi
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, e diceva: - Ho freddo! Ho freddo! Anche a distanza si sentiva che batteva i denti, e si vedeva che aveva il visino livido dal freddo. Tendegrimo
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incominciare la novella? - Subito, - rispose la compiacente vecchia. - Ho pensato alla novella da narrare, e spero sarete contenti di me. - C'era dunque una
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più una parola. La Carola e l'Annina tornarono sole. - Ho parlato con la matrigna, - disse la Carola, - e mi ha detto che Vezzosa è a letto; dunque
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castello di Chitignano e parente di quell'arcivescovo Ubertini, che, come vi ho narrato, fu ucciso a Campaldino. Un giorno quando il Romito era già vecchio
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un uomo curioso, aveva il cervello fine e una vivace allegria, non da gobbo davvero. Poiché non vi ho detto ancora che Bernardo era gobbo fin dalla
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, chiese di parlargli. - Padre santo, - gli disse dopo avergli riferito l'ambasciata affidatagli dall'abate di Strumi, - io ho trovato fra la neve
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faranno partire. Vecchio e cagionevole come sono, ho fatto il disagioso cammino dalla Verna a qui, per ordine del beato san Francesco, il quale mi ha
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; qui l'invidia lo avrebbe cacciato in una prigione. Ho fatto fuggire il cavallo per sottrarre il giovinetto a questo supplizio. Gentile è destinato a
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ti ha rivelato tutte queste cose? - domandò il Conte. - Mentre pregavo, ho avuto la visione esatta di questo fatto. Vedevo svolgersi, come in tanti
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sei stata sempre molto devota di me, sant'Anna, tua protettrice. E, per ricompensarti della venerazione che mi hai tributata, io ti ho portato una dote
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. Non ho detto che ser Bandino Corsi, oltre ad avere il naso rosso e quel tale fungo nero da una parte, aveva un altro difetto, e questo si palesava
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nostro prigioniero, - gli dissero. Un pensiero malvagio traversò la mente di Adalberto. - Prendetemi pure, non mi oppongo; ma io non ho ricchezze in
Accademia della crusca
