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LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche

679087
Perodi, Emma 46 occorrenze
  • 1992
  • Newton Compton Editori s.r.l.
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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, il quale era tutto lieto della risposta avuta, perché ormai gli pareva che nessuna donna potesse renderlo così felice quanto la modesta e gioviale

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non era più un'estranea per la famiglia Marcucci. Benché da otto giorni soli ella fosse moglie di Cecco, pure aveva già preso il suo posto in casa, e

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vecchia Regina, e Cecco le aveva narrato che nei primi anni del matrimonio, le era nato un figlio infelice, assolutamente scemo, e che la vista di

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avevano fatti grandi preparativi per festeggiarla. Nel centro della cucina era stata appesa al soffitto una pentola incrinata, piena di noci, di

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e dei cugini. Era una serata mite e pareva impossibile che si fosse nel cuore dell'inverno, in mezzo ai monti, tanto l'aria era temperata. - Buona

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fatto assistere, miei cari, a tutte le vicende, talvolta tristi e talvolta gaie, di quelle buone e semplici persone, per le quali la cara vecchia era

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Nella settimana c'era stato un altro avvenimento a Farneta. La giovine moglie del nuovo ispettore, figlia dei villeggianti, era giunta e aveva

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trattenere un grido di meraviglia. S'era pettinata alta, s'era messa un giacchetto chiaro, il vezzo di corallo e una pezzuola di seta celeste incrociata

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La domenica delle Palme, la Vezzosa era andata a desinare dai Marcucci e aveva portato in casa tutto il corredo, perché la matrigna, che stava meglio

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Camaldoli e al Picco della Verna, tanto era lo scampanìo che si udiva da ogni lato. In una casa di Farneta, piccolo borgo sulla via di Camaldoli, la

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. - Che fa Vezzosa? - domandò la vecchia. - In tutta la settimana non s'è fatta mai viva, e manca anche stasera? La domanda della Regina era soprattutto

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rammento io, tutto quello che essa ha fatto per noi quando si era piccini. - Come! - ribatté Maso, - me ne ricordo benissimo; e io che sono il

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faceva le lasagne, chi pelava i polli, chi puliva la casa e ravviava i figliuoli. Anche la Regina aveva voluto adoprar le mani, e si era messa a fare

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Le tristi previsioni di Maso si erano avverate. La raccolta del grano era rovinata dalle piogge e dai geli, e le viti pure avevano seriamente

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Il tempo era brutto, ma brutto, e invece di maturare il grano, le piogge e i vènti lo facevano piegare a terra. S'era alla fine di maggio, e Maso e i

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, dicevano che Cecco era buono e la sposava per compassione, per levarla dalle mani della matrigna. Questi discorsi erano arrivati all'orecchio di

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Pasqua si faranno le nozze. - Domani vi darò una risposta, - disse Momo. I due contadini si separarono; Momo salì dalla figliuola, che era sempre a

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un altro, si era allontanato da casa. La moglie non osava interrogarlo, ma la madre dolcemente lo attirava a sé, e cercava di rimaner sola con lui

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La Carola era consolata dacché aveva riveduto l'Annina e che questa l'aveva assicurata che in casa della signora ci stava come in Paradiso. Già, non

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. Benché la terra fosse coperta di neve ghiacciata e il vento mugolasse e fischiasse, il monaco scese per raccogliere l'involto, e vide che era fermato con

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era stata buona, andava Cecco con un altro dei fratelli ad Arezzo; quand'era scarsa, portavano i panierini al Ponte a Poppi e li spedivano per mezzo

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Nella settimana trascorsa dopo l'ultima novella, la matrigna di Vezzosa era stata fra la morte e la vita. Dinanzi a quella donna che soffriva

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La settimana successiva all'ultima novella era stata una di quelle settimane piene d'ansietà per molti di casa Marcucci, e anche per il padre di

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lasciato andare. Era la prima volta, dacché erano stati sposi, che Cecco si allontanava senza di lei dal podere di Farneta, ed ella ne soffriva come se si

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vecchio. Era stato, insomma, un pranzo solenne, uno di quelli che non si dimenticano mai più. E alle pietanze s'era aggiunta l'allegria e la cordialità

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Dopo quella spiegazione avvenuta fra i due sposi nel silenzio di una splendida sera di primavera, la gioia era tornata a brillare sull'esistenza di

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di un cavallo e il rumore di una sonagliera sulla via maestra, si metteva in ascolto, oppure correva dietro ad una siepe per vedere se era lui. Tutte

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pioggia, la Regina era stata zitta zitta, e alle domande di Cecco e a quelle premurose degli altri figliuoli, aveva risposto che non era ammalata, ma

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tempo la paga gli sarà cresciuta, e, se impara, potrà far carriera. Era una bocca di meno al podere e un pane assicurato per la vita, e Maso fu

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novella, - ribatté il ragazzo. E si alzò pian piano, svogliatamente, per andare a prendere il mulo nella stalla. Intanto dalla piccola carrozza era sceso un

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campi che circondavano la casa. La signora Luisa parlò molto con le donne delle faccende domestiche. Così le Marcucci seppero che ella s'era maritata da

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desinare a casa altro che la domenica, perché c'era anche da legar le viti sui pioppi, e ogni pianta aveva bisogno dell'opera del contadino. La massaia

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render loro piacevole il soggiorno di quella campagna. La signora Adele era una vecchietta arzilla, tutta fuoco e penne, che si alzava all'alba e stava

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cenere e le faville, e la neve batteva tanto forte contro i vetri delle due finestrine della cucina, da spaccarli. Erano le cinque appena, ma già era buio

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Le tre settimane che mancavano alle nozze di Vezzosa con Cecco, minacciavano di diventare sei e magari otto, perché la matrigna s'era ammalata e non

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Il dì della Pentecoste, cui i contadini toscani dànno il poetico nome di Pasqua di Rose, era stato un giorno lieto per il podere di Farneta. Vezzosa

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La domenica successiva era un tempo da lupi, una di quelle giornate in cui, come si suol dire, chi non ha casa la cerca; ma l'acqua, che veniva giù a

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donne trafficavano, e la vecchia, alla quale per diritto spettava il riposo, si era seduta nel canto del fuoco e aveva cavato di tasca il rosario; ma

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La Regina era stata molto contenta di fare scrivere a Carlo, dalla Vezzosa, che la resistenza di Maso era vinta; e il giovane, per ringraziarla, era

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Dacché la notizia del nuovo cuginetto che doveva nascere era stata conosciuta dai bambini Marcucci, questi assediavano Vezzosa, e già parlavano di

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cent'anni, che si rammentavano di tutto quel che era accaduto da un mezzo secolo in poi; ma la Befana l'avevan sempre vista vecchia, sempre vestita allo

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La terza festa di Natale la neve era cessata e il vento erasi calmato come per incanto. Nonostante, anche in quel giorno, dopo desinare nessuno uscì

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L'assenza della Regina da Farneta era durata due mesi interi. Il professor Luigi e la signora Maria erano già partiti quand'ella tornò in famiglia

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, Beppe andava a lavorare a Soci tutte le mattine e Tonio era su a Camaldoli dall'ispettore Durini. Il capoccia, ora che alcuni dei suoi si erano

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delle zucche con le foglie larghe. La cucina non era più nera come nell'inverno, e intanto che la casa e l'orto si trasformavano, le donne eran tutte

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La vigilia dell'Epifania era capitata di giovedì, e i bimbi Marcucci, che capivano di avere la domenica successiva una novella della nonna, andarono

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