LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche
pioggia, la Regina era stata zitta zitta, e alle domande di Cecco e a quelle premurose degli altri figliuoli, aveva risposto che non era ammalata, ma
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riffa o di raffa aver accanto questo o quello degli invitati, e spesso erano in due o tre ad esigere la stessa vicinanza. Intanto la Carola aveva
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dire con la voce dolce e il purissimo accento, proprio degli abitanti delle montagne toscane: - Dovete sapere che al tempo dei tempi arrivò un giorno
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possedeva simili cose. Fino a tardi, quella sera, si bevve e si mangiò, e i bimbi di casa e quelli degli invitati andarono a letto nascondendo i
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si lasciava sfuggire qualunque occasione si presentasse per metterlo alla berlina. Questo messer Lapo era un uomo alquanto pauroso; aveva paura degli
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perderla presto s'era insinuato nell'animo di que' figli affezionati. - Nonna, la novella; è festa anche stasera! - disse l'Annina, più impaziente degli
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perfidia. Questi avea nome Bindo Sergrifi, ed era di famiglia nobilissima. La moglie di lui, madonna Bice, lo temeva più degli altri, perché, se era
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degli angioli dal Cielo. La quarta notte, i due angioletti, invece di collocarsi accanto alla donna genuflessa, andarono ai fianchi del cero umano e
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a invitare i loro amici del vicinato. Si capisce bene che nessuno degli invitati mancò; anzi, essi avevano già tanto parlato in famiglia delle novelle
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! - Chi sei? - domandò la bimba meravigliata di capire a un tratto il linguaggio degli uccelli. - Sono il pettirosso che seguì Cristo al Calvario e che
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schiavitù degli ebrei, ricorse subito al santo Romito. Essi portarono nelle poche chiese della città i loro bambini e quindi abbandonando le loro case agli
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quindi si avviò su per la scala. Il suo piede calzato di ferro faceva un rumore sinistro battendo sulla pietra degli scalini, e chi lo avesse incontrato
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confessarlo scambievolmente, erano rosi dall'ansia nell'attesa della risposta della signora, e per questo tacevano. Vezzosa, che leggeva nel cuore degli
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suo cuore esultò di una gioia selvaggia. Quella sera, a causa degli ospiti di riguardo giunti al castello, ser Alamanno si trovò, a cena, relegato in
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La fede nelle proprie forze, rinata nei Marcucci, aveva in parte dissipato la malinconia degli ultimi giorni. Inoltre, un fatto avvenuto appunto il
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uno degli angeli alzando sul capo del guardiano la grande spada di fuoco. L'infelice rispose con un singhiozzo, e gli angioli, credendo che quello gli
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; i fratelli intonacavano la tinaia, la sbarazzavano degli attrezzi vecchi, riaccomodavano il tetto; insomma, tutti lavoravano per preparare la dimora
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stancavano di pregare; ma nulla valeva. Allora uno dei caporioni dell'arte della lana, che era rovinato più degli altri, propose ai compagni di
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mente degli abitanti di Pontassieve, e molti si fermano a recitare una prece nella chiesetta, in sollievo delle anime degli assassinati. - E ora che
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sua bontà e mansuetudine. Così passarono degli anni, e più Lisa cresceva, più cresceva anche il velo azzurro che l'avvolgeva da capo a piedi e, cosa
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nel tronco vuoto degli alberi, cantando una canzone così triste da far piangere. Ogni tanto cessava di frugare per battere insieme le manine gelate
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dispiacere. Avere una figliuola così bella, la bella fra le belle, e vedersela morire nel fiore degli anni! Il padre mandò a chiamare un forestiero che curava
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avventurato degli altri. Ubaldo, il quale aveva l'anima rinfrancata dalla recente visione, rispose che con l'aiuto di Nostra Signora di Loreto, sperava di
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accostò la bocca a uno degli sportelli, soffiò nel buco della chiave, e lo sportello si aprì lasciando scorgere uno scaffale, nel quale vi erano tanti
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convento di Santa Maria degli Angioli ad Assisi. Questi malcontenti bazzicavano in cucina da fra' Gaudenzio, e il fiorentino un giorno disse loro
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persone ricche hanno sempre degli invidiosi; per conto mio non domanderei altro che la metà di quello che possedete. - L'avrai, se vuoi, Agostino, - disse
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degli urli e chiamarono a raccolta anche altri monelli, così che, quando il Podestà giunse dinanzi al palazzo, era preceduto da una turba schiamazzante
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di lana; - disse la Santa, - ora non posso far più nulla per proteggere il Conte e i suoi uomini dalle offese degli assedianti. La povera Contessa
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, che dicevano devotamente il De profundis si mise a urlare: - Sgolatevi pure, tanto i ragli degli asini non giungono in Paradiso! Tutto il paese era
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credeva lo potessero guarire; ma per quanto gli aprisse la bocca, gli facesse inghiottire decotti e gli applicasse degli empiastri, l'abate Lamberto non
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montata, c'è una vista che incanta; ma che volete, mamma, la casa mia mi par più bella. - Sciocchezze! - esclamò la Carola, che non ne aveva tanti degli
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Poppi, dei Catani di Chiusi, degli Ubertini di Bibbiena. Ma le ricchezze sarebbero nulla in paragone della felicità di avere una moglie bella e amorosa
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signore della famiglia degli Acciaiuoli, non potendo pagargli molte gemme acquistate da lui per donare alla sposa, lo aveva accusato di avergli venduto
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, bella e costumata. Il padre di lei si chiama Braccio, ed è un uomo pio e facoltoso oltre che grande ammiratore degli artisti. Lasciatemi fare, e io
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cavallo, al quale voleva più bene che alle pupille degli occhi. Dopo pochi giorni che era lassù, aveva spogliati gli abiti signorili e s'era vestito di
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, che mandava lampi, s'immerse nel collo del conte di Porciano, dopo aver ferito molti dei suoi. Un grido di sgomento partì subito dalle file degli
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poco giungerà il bel cavaliere Guglielmo degli Ubertini, colui che vestì i tuoi colori alla giostra di Bibbiena, per domandarti in isposa. Lavella uscì
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di narrarlo. Ella era ancora una ragazzina e stava in casa del padre, contadino degli Ubertini di Bibbiena, quando una sera d'estate, trovandosi a far
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Gonfaloniere. - Piena ed intera. Voi, però, dovete sgombrare questo palazzo, che sarà affidato alla custodia degli Anziani, ed essi eleggeranno il nuovo
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il pavimento. - Ragazza mia, - disse la vecchia con voce dolcissima, - la diletta Figlia mia, la Santissima Vergine, che ha pietà degli afflitti e ne
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, dopo aver fatto gli stessi patti di Bernardo, e si mette nella catena degli uomini neri che cominciano a cantare: Giro, giro tondo, Giro, giro tondo
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quel giorno stesso la tavola servì di desco per il desinare. Ogni giorno Fazio faceva un mobile; ora un letto, ora un armadio, ora degli sgabelli, di
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Arezzo, per non esser più incitato, si mise a ricercare messer Corso, facendo la posta di giorno e di notte vicino alle case dei parenti e degli
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la via, perché si fermò accanto a un abete più alto degli altri e col piede sinistro batté tre volte il terreno. - Eccomi! - disse una voce che pareva