LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche
sceso da Camaldoli la domenica successiva e capitò appunto nel dopopranzo, quando tutta la famiglia era radunata per la novella. Dopo essere smontato
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nel timore di non poter sbarcare l'inverno, fu anzi un Diavolo abbastanza umano, piuttosto allegro che no. Dopo che la Regina ebbe ottenuto da Maso che
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cenere e le faville, e la neve batteva tanto forte contro i vetri delle due finestrine della cucina, da spaccarli. Erano le cinque appena, ma già era buio
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- Resta a casa, Cecco, nessuno dei tuoi fratelli va fuori la domenica, - diceva Vezzosa in tono supplichevole al marito, che ella aveva chiamato da
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L'assenza della Regina da Farneta era durata due mesi interi. Il professor Luigi e la signora Maria erano già partiti quand'ella tornò in famiglia
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signore e si avanzava verso l'aia dei Marcucci, seguìto da una signora. Vedendo tutti quei contadini riuniti attorno alla vecchia, i due viaggiatori
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spalla accanto al giardino dell'ispettore Durini. Carlo, accompagnato dal padre, due giorni dopo era sceso a Farneta ed era stato ricevuto da Maso, dalla
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portato seco l'Annina a Camaldoli, come aveva stabilito già da alcuni mesi. La ragazzina era partita contenta e felice, perché a quella età ogni cambiamento
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che Cecco s'era turbato a quella notizia, e volgendosi alla Carola, le disse: - Fammi il piacere di dare una scappata da Vezzosa per dirle che stasera
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. - Regina, non vi si dà incomodo? - domandarono entrando le donne. - Anzi, mi fate piacere, - rispondeva la vecchia. - Io racconto come so, e non mi piglio
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Dall'ultima serata in casa dei Marcucci, quando la Regina narrò la novella del teschio di fra' Amalziabene, sono passati quasi due mesi, e da quel
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quello che soglion portare le spose in casa dei contadini, cioè quel dato numero di lenzuola, camicie, sottane, pezzuole da naso e da collo, grembiali e
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un altro, si era allontanato da casa. La moglie non osava interrogarlo, ma la madre dolcemente lo attirava a sé, e cercava di rimaner sola con lui
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Camaldoli e al Picco della Verna, tanto era lo scampanìo che si udiva da ogni lato. In una casa di Farneta, piccolo borgo sulla via di Camaldoli, la
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uomini avevano preso il fucile per tirare a qualche tordo. Le sorelline di Vezzosa furon trattenute sull'aia da Annina, che dirigeva i giuochi dei fratelli
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i Marcucci si concedevano un riposo assoluto. Vezzosa, in attesa dei viaggiatori di ritorno da Camaldoli, aveva preparato una tavola sull'aia, vi
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non era più un'estranea per la famiglia Marcucci. Benché da otto giorni soli ella fosse moglie di Cecco, pure aveva già preso il suo posto in casa, e
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Da alcuni giorni il signor Luigi e la signora Adele erano stabiliti al podere di Farneta, e le donne di casa eran tutte affaccendate a servirli e a
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regola, quello che i Marcucci offrirono a Vezzosa. Cappone lesso, un buon fritto, tordi arrosto, ammazzati da Cecco, cenci dolci e vin buono. E di
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? - domandarono i bimbi Marcucci alzando la testa da quel gruppo allegro, che essi, insieme con i compagni del vicinato, formavano in un cantuccio della
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soggiungeva, quasi scusandosi: - Gigino ci ha detto che la Regina racconta certe novelle da restare a bocca aperta! ... Un terzo aveva avuto un invito
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lui come di una persona che esistesse e che per una ragione qualsiasi fosse assente da casa. - Questo lo serbiamo al mimmi, questo è per il mimmi
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donne, e la Vezzosa specialmente, trapiantavano le insalate, i cavoli, le erbe aromatiche, e facevano nascere i bachi da seta, ora che i gelsi
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giorno e, vinto ormai il primo impeto d'avarizia di Maso, dei fratelli e delle cognate, ella era trattata da loro con una cordialità come se avesse
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volevan mettere a granturco e a saggina, e le donne erano occupate a riaccomodare i vestiti da estate per loro, per i mariti e per i figli. Vezzosa era la
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si mostrò molto riconoscente a ser Berto per averla salvata da quella sepoltura di donne vive. I due sposi vissero alcuni anni tranquillamente
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Quella domenica la Carola e le altre donne s'eran date da fare per preparare la cucina in modo che i giovani potessero ballarvi senza inciampar nelle
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scegliere da sé, e quello che ella le proponeva non l'avrebbe preso neppure ricoperto d'oro. Il giorno ella stava sempre a letto con le coperte tirate fin
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si struggevano a veder andar tutto in perdizione per quel tempaccio da lupi. Nessuno pensava più a star sull'aia nel dopopranzo, e la sera, anzi, la
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- Che razza d'idee vi vengono, stasera, mamma! - esclamò Cecco. - Sapete che io non voglio sentir parlare di malinconie; s'ha da stare allegri! Quelle
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sofferto. Si preparava per i Marcucci un'annata disastrosa, ed era un bene che l'Annina avesse trovato da allogarsi. Così avessero trovato pure Beppe, il
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. - Non tanto; ma però vi prometto che non vi farò fare sognacci a nessuno. Che ho da cominciare? Non ho mai raccontato di giorno, e chissà se con tutta
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Farneta, attesero presso i Marcucci la partenza del treno da Poppi, che passa a mezzogiorno; e siccome il tempo si manteneva piovoso, l'ispettore Durini
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sull'aia insieme con Cecco, e, prendendolo da parte, gli fece una di quelle prediche ispirate dall'affetto, per esortarlo a preparare la felicità di
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dobbiamo rimboscare i terreni come fa il governo, così avremo del legname da vendere, e i nostri campi saranno meno esposti ai vènti ed al freddo
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della numerosa famiglia dei Marcucci approfittavano di quel giorno di riposo per riaccomodare la casa in modo da renderla abitabile ai forestieri, ai
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il Casentino in cerca di buone uve da accaparrare. Un soffio di vita li animava e non parevan più i medesimi. Il contadino toscano, per quanto
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, e la curava con un affetto da figlia vera. Non andava mai a letto, stava attenta a tutte le prescrizioni del medico, ed era stata lei che s'era
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biancheria per la nipote, il grano cresceva a occhiate e si preparavano giorni di gran lavoro per tutti, anche per i ragazzi. I quali, da maggio in poi
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nocciole, di castagne secche e di confetti, che Cecco aveva riportati da Firenze, e dopo, uno alla volta, grandi e piccini dovevano bendarsi e con una
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quel Carlo, a cui volontariamente pensava. La ragazzina lo aspettava da un momento all'altro di ritorno da Firenze, e ogni volta che sentiva il passo
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, che in quel giorno aspettavano da Camaldoli i signori Durini, erano andate alla prima messa, e dopo si eran messe subito a trafficare per casa. Chi
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un aspetto pulito e ravviato, più di quello che aveva prima. Tutti in famiglia le avevano fatto un'accoglienza festosa, come se ella mancasse da un
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, si misero le calze sulle ginocchia e le rivoltavano da tutte le parti. Allorché la nonna se li vide tutti dintorno incominciò: - Dovete sapere che al
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La domenica successiva era un tempo da lupi, una di quelle giornate in cui, come si suol dire, chi non ha casa la cerca; ma l'acqua, che veniva giù a
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comprato un altro cavallo e averlo bardato con brandelli di panno rosso, penne e sonagli, per modo che si vedesse e si udisse da lontano. L'ideale