LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche
anime di dannati? - domandò il Signore. - Sì, - disse Satana - e non ci sono soltanto anime di osti, di giuocatori, di soldati e di contadini taccagni
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ad aspettare che ci chetiamo per raccontare la novella. - Mamma, incominciate, - disse Cecco, che ci pativa a veder la Vezzosa alla berlina. La vecchia
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ci concediamo nei giorni di festa, non costan nulla, volete che tenti di rallegrarvi raccontandovi una novella? - Mamma, raccontate, - rispose Maso
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opposta quando il dottore aveva parlato di farla portare all'ospedale. - Di casa nostra non c'è mai andato nessuno e non ci deve andare neppur lei
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. - Che vuol dire tutto questo concorso? domandò la Carola che ne aveva assai dei bambini di casa. Uno rispondeva: - Ci ha invitato l'Annina. Un altro
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Cornetti e le grida dei Valletti. Bernardo si mise a tremare e disse alla moglie: - Se san Francesco benedetto non ci aiuta, siamo perduti; ecco i Cornetti e
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. Ma la Carola era stata pronta a dire: - E da quando in qua il freddo e la neve ci mettono paura? Alla messa di Natale ci siamo sempre andati e ci
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. Ma ora sulla dote ci abbiamo fatto un pianto e un lamento, e Vezzosa sposerà Cecco senza nulla. Interrogate la vostra figliuola, e, se dice di sì, a
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uomini sopra una trave posata in terra, e la Regina sola sopra una seggiola. - Oggi ci narrate una novella allegra? - domandò la Carola alla vecchia
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carta rimase intatta e non ci fu verso di farla neppure annerire. Il gatto teneva gli occhi fissi, immobili sul testamento, come se fosse stato un topo. A
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. La sera, invece, e tutta la notte usciva dalla finestra un gran chiarore, e il camino fumava come un forno; ma nessuno ci faceva caso, perché d'aria
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li era baciati, come se non li avesse veduti da anni, e aveva detto loro che nella cesta ci aveva tanti regalini. Questo annunzio, naturalmente
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ci avete mai fatto mancar nulla, perché col ricavo della tessitura e dei polli, ci avete sempre vestiti e calzati, mentre nostro padre ci dava da
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fatica, che male ci sarebbe? Un giorno tutti questi piccini, ripensando alle nostre veglie di Natale, si ricorderanno di me e mi diranno un De profundis
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non ci sarebbe più ed io non mi sfamerei a castagne, - rispose il vecchio accennando il paiuolo che bolliva sul focolare. - Non è una ragione
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. Cecco si stringeva nelle spalle come per dire che non ci aveva colpa lui se Vezzosa s'era messa dell'idee sciocche per la testa; ma Regina di queste
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obbligata a tutta la famiglia per la cortese ospitalità che ci avete data, e queste venti lire che io offro all'Annina, sono destinate a fornirla di quelle
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. - Ma mi dici che segreti ci sono oggi? - le domandò la Carola, dopo che questa scenetta si fu ripetuta quattro o cinque volte. - Non posso dirlo; ho
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, altri di porcini bellissimi. - Ci vuole il barroccio stasera, - gridarono da lontano. - Abbiamo venti panieri, e a mandarli per il procaccia ci
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Vergine Maria scendevano di tanto in tanto a visitare il Casentino, e ci eran più cappelline e croci sulle strade maestre che ville e osterie, vivevano su
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, guadagna ed è affidata a persone per bene. - È vero, e lo so anch'io; ma che ci vuoi fare se sono addolorata di non averla più qui? Al cuore, lo sai
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ragazzina. - Perché? - domandò il bell'artigliere. - Perché mi è stato proibito. Vezzosa non viene stasera a veglia e non ci verrà più. Regina vedeva bene
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Vezzosa, ma ella era così felice, che non ci aveva badato; peraltro, quando giunsero all'orecchio di Cecco, fu un altro affare. Egli non voleva che si
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mancargli con la perdita della madre. Ma a questa perdita ci pensava meno che poteva, godendo della felicità presente, che veniva soprattutto dal vedere la
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. - Va' via! Che aspetti? - esclamò la Carola. - Lo sai che tocca a te. - Ma per l'appunto di domenica e a quest'ora, quando la nonna ci racconta la
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preghiere, si diedero a mormorare contro il cielo e contro i santi. - A che ci è valsa la nostra devozione, se nessuno ci aiuta? - dicevano molti, che
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un'assassina. Allora non mi stupirebbe che in codesta carretta tu ci avessi dei compari per darti manforte a commettere le tue infamie. Ma, dimmi un po
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tastoni, e non gli ci volle poca fatica a farlo alzare, tanto più che era carico di roba e si moveva mal volentieri. Nonostante riuscì a ricondur la
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ingombro di casse. - Ma qui dentro ci deve essere la dote! Aprì anche la cassa d'oro, e sul fondo di essa scòrse un rotolo di pergamena e una rôcca coperta
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più l'ansietà; voi ci avete divagati e noi siamo più calmi, più fiduciosi e più forti. Però, nonostante l'assicurazione che Vezzosa aveva data alla
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egli se n'è mostrato meravigliato perché al suo paese si chiama uncinetto, e subito ha cavato di tasca il taccuino e ci ha scritto la parola e la
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La Carola era consolata dacché aveva riveduto l'Annina e che questa l'aveva assicurata che in casa della signora ci stava come in Paradiso. Già, non
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, quelli che avevano piaghe, i malati inguaribili, si facevano portare al prato di Casella, se non ci potevano andare con le loro gambe; e in tutto il
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là, gli pareva che nel letto ci fossero le spine, e ogni tanto sentiva una voce interna che gli diceva: - Ma sei proprio sicuro, conte Romano, di non
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avesse saputo compatire il marito per l'avversione che sentiva per quel figlio mentecatto e deforme, che egli considerava come un'onta per la famiglia, ci
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occhi inebetiti. - Bisogna fuggire, - disse Teresona, - mio padre si desterà e si metterà a cercarmi; non bisogna che ci trovi qui. Messer Spini capiva
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oltremodo contento dell'offerta. Così, già tre dei suoi figli eran sistemati, e il peso della famiglia incominciava a scemare. - Dio ci assiste, - aveva
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quello che ci prometteste la notte passata? - La storia del turbante, la vogliamo, sapete! - esclamarono in coro gli altri bambini. - Aspettate
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al Pian delle Antenne! Il vento ci soffia spazzandovi anche la neve, se non vi gela subito, e in certi giorni spazza anche gli uomini e le pietre
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gloria tutti di sua famiglia, incominciò a dire fra sé e sé: - Che mal ci sarebbe se mi ammogliassi? Potrei sempre trovare una ragazza con una buona dote
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sposa. Carlo, da Firenze, ov'era tornato per dirigere l'albergo, aveva un bello scrivere che non si dessero brighe, che al corredo ci pensava lui. Sì
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, che aveva ascoltato in silenzio, incominciò a singhiozzare. - Ohè, ci sono i lucciconi? - domandò Maso. La Carola non rispose, e i bimbi rimasero a
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filo. - Grazie, messere, - rispose Piero e frustando il cavallo si allontanò cantando: Era di maggio e ben me ne ricordo. Quando ci cominciammo a ben
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: - Meriterebbe che lo gettassi dal merlo più alto della torre; per i deformi non ci dovrebbe essere posto nel mondo. - Che nome gli daremo? - domandò la