LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI
La luna quasi nel suo pieno versava sulle campagne un bagliore latteo tremolante, che svelando qua e là delle stese e dei dossi di campagna, rendeva
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nell'angolo presso lo sportello a trangugiare il suo pappagallo. Margherita sedette innanzi a lui colla faccia rivolta verso il crepuscolo che
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certo e che ne seguirà a punta di naso. Si calmi, stia di buon animo, poverina. Metta di aver trovato il suo papà. È una cosa più da ridere che da
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indree per telegrafo? CAPO: Ghe par? com'è possibile? LUIGI: Dov'era diretto suo marito? BALLANZINI: Alla Bullona. E la sua sciora? LUIGI: A Milano, ma
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disperi minga che el so marito la perderà no... Metta che sia la sua casa, la sua stanza, el suo teccio... MENICA: O povera padrona! E adess dove l'è
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cagnolina e del suo pappagallo a rattoppargli le calze, a preparargli le pappe, per entrare la sera torbido, brontolone, scontroso, uggioso, come se la sua
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el me tesor... LA SPAZZOLETTI: E spero che ella verrà qualche volta a Milano con suo marito... LA BALLANZINI: Immaginas! Mènica portem el bicocchin