LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI
gh'è tempo venticinque minuti. LUIGI: E dopo questo treno non ce n'è altri? VOCE: Per Milano el xè l'ultemo... SIGNORA SPAZZOLETTI: Che bisogno c'era
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... NARCISO: Fragilità delle cose umane... MARIANNA: La seconda signora Ballanzini deve aver avuta una grande attrattiva per vincere la memoria di una donna
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la rosada... LUIGI: Quella signora che era qui in sala, dov'è? CAPO: Mi no so niente; se no se curen de eli i viaggiadori... cossa vole che fasso mi
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, cara signora, - cominciò a dire ridendo - non la si disperi che il perdere un marito non è più facile che il trovarlo. C'è mia moglie che non si perde di
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ognuno di questi pensieri il cavaliere Spazzoletti sentiva stendersi un nero velo sugli occhi. Tornò in cerca della vecchia signora, che la sorte gli
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m'ha ditt, prepara subet la stanza della sciora Carolina, te set quella bella stanza chi de sora. La signora resta a dormire... MENICA: Te gh'è minga
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rispettivi posti, potevano consolarsi nell'idea che, a trasportarli, la ferrovia non ci guadagnava nulla. La signora però, sapendo di non essere più giovane