LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI
gh'è tempo venticinque minuti. LUIGI: E dopo questo treno non ce n'è altri? VOCE: Per Milano el xè l'ultemo... SIGNORA SPAZZOLETTI: Che bisogno c'era
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. - Partenza. - Fuf, fuf, fuf - il treno parte. - Sempre così con te. Non la finisci mai di aggiustarti il cappellino, il cravattino, il ricciolino, il
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braccio. Quando al grido spaventato di Margherita egli si svegliò e non trovò più la sua legittima consorte, ma capì dalle parole eccitate e confuse
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brillavano le stelle presso la luna. Era insomma una notte che non si finirebbe mai di descrivere! L'anima di Margherita si tuffava in quella infinità
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de fa rostì la rostisciana lor sciori, l'oli di lampad? Signori non è proibito di pestarsi il naso. ( depone un gran mazzo di fiori e un canestro
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là, Narcis, che te set on boja). MARIANNA: Quando arriveranno le nostre rispettive metà? NARCISO: Non posson tardar molto, ma noi abbiam tempo di
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: Che non si sconquassi, sor Balanzini, io dormiroglio lo stesso anca su una cadrega... ( squillo di campanello ) MENICA: Citto, el campanell... GAITAN