LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
, attraversarono stanze immense e corridoi senza fine, poi la Fata tolse da un cofano d'oro uno specchio rotondo. - Guarda qui dentro. Piumadoro guardò
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nocciolo era diventato un ciliegio altissimo, tutto carico di frutti rossi e lucenti come rubini. Sansonetto ne mangiò uno, poi un altro, e un altro
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, danzando. E uno gnomo le porse un fungo e una felce. - Bella bimba, danza con noi! - Volentieri, se questo può farvi piacere... E Serena danzò al chiaro
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altro giorno Piumadoro ghermì nel cuore d'una rosa uno scarabeo di smeraldo. - Lasciami andare, per pietà! Piumadoro lo lasciò andare. - Grazie, bella
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! - Vendete uno dei buoi. Il Padre restò pensoso, poi si decise. Alla fiera seguente vendette uno dei buoi e col danaro ricavato mandò Candido alla scuola
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sempre. - Mastro Simone, che vedi?... - Nulla, Maestà... Uno stormo d'aironi migratori... - Mastro Simone, che vedi?... - Nulla, Maestà... Una galea
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bestia a Nonsò, gli disse all'orecchio: - Vedete questi nodi nella criniera della cavalla? Ogni volta che ne sfarete uno, essa vi porterà sull'istante
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nuove prove. - Sta bene - disse il Re. - Io ho dunque nelle mie stalle cinquanta buoi, e occorre che tu, o uno dei tuoi compagni, li mangi da solo in otto
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, mantenendosi di frutti. Un giorno, vagando sulla riva del mare, scoperse un albero dai pomi enormi e vermigli. Ne mangiò uno e lo trovò squisito. Ma
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ritornò a palazzo. Ma come ritrovare proprio il nocciolo di quattr'anni prima?... Pensò di prenderne uno qualunque, lo portò nel bosco, lo fece vedere sulla
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rapida, percorse gran tratto di strada. Ad un crocevia sostò in estasi, con gli occhi abbagliati. Le si apriva dinnanzi uno spazio ignoto, una distesa
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quella condotta dal gobbo barbuto, ma quale gli era apparsa nel quadro, bellissima e bionda. Quand'ecco uno schiamazzo lo svegliò. Socchiuse gli occhi
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la sorella Ciclamina. La fanciulla fu trovata così bella, che un ambasciatore se ne innamorò all'istante. E in uno stesso giorno furono celebrate le
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sulle sue stampelle. Camminò due giorni: al tramonto del secondo giorno sentì un fragore d'armi, uno scalpitìo di cavalli; si voltò impaurito ed eccolo