LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
furibonda. Una turba di persone livide accennava tra i merli e dai cortili, minacciosamente. Piumadoro cominciò a discendere, attratta dalla forza
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garofani della sua finestra una farfalla candida e la chiuse tra le dita. - Lasciami andare, per pietà!... Piumadoro la lasciò andare. - Grazie, bella
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bacio di lei, si riebbe come da un sogno, e balzò in piedi libero e sfatato, tra le grida di gioia della Corte esultante. Furono imbandite feste mai
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con un nocciolo sul naso. La vecchietta si grattò il naso dolente, si chinò tremante, raccolse, strinse il nocciolo tra il pollice e l'indice e lo
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all'alba del giorno sospirato il Principe era già sulla torre più alta, alle vedette. Il corteo doveva giungere tra poco; tra poco avrebbe visto per la prima
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sconosciuto che li abbatte tutti; e si prevede che pel tramonto di quest'oggi avrà sbaragliato i rivali. Sansonetto accorse alla giostra, scese tra gli
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sospendeva l'opera per dormire nell'immensa barba fluente, Nevina s'appoggiava ai balaustri di ghiaccio, chiudeva il mento tra le mani e fissava
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tratto, tra la ramaglia e i tronchi diritti, gli parve di scorgere un chiarore tremulo: affrettò il passo sulle stampelle, giunse ad una capanna di legno
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abitava un castello Principesco, a tre miglia dal villaggio, e la strada attraversava un crocevia, tra i faggi millenari di un bosco; nelle notti di
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protendeva agitando le ali, Saturnino la minacciò con la mano. La gazza risalì tra i rami. - Che fai tu qui? - Grucce per le tue gambe, gazza curiosa! - gli
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addormentò tra le foglie secche, sotto un castagno. All'alba si sentì tirare una ciocca, sulla tempia: si volse e vide una lucertola con due code
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diabolica. Un giorno il Reuccio giunse in un bosco, e vide tra gli abeti centenari una casetta minuscola, con una sola porta e una sola finestra. E alla
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, tra i rami d'un corallo. La Principessa dovette acconsentire alle nozze. Il giorno stabilito s'avviarono alla cattedrale con gran pompa e cerimonia
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, senza mai vedere anima viva né udir voce umana; mangiava, beveva, passeggiava per le sale e pel parco. Un giorno vide tra gli alberi trasparire una veste
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accolse a braccia aperte e lo fece sedere presso il focolare, tra la moglie ed i figli. - Fratello mio Cassandrino, e la tua borsa fatata? - Ohimè! Mi fu