LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
Quando (il tempo non ricordo!) cani, gatti, topi a schiera ben si misero d'accordo c'era, allora, c'era... c'era... ... un orfano detto Prataiolo
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eterna fedeltà. - Vi aspetterò finché sarete guarito di questa malattia. Tenete intanto l'anello e portatelo in dito; esso vi stringerà più forte, quando
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, da tanto tempo? - Lo saprai verso sera, Piumadoro, quando giungeremo dalla Fata dell'Adolescenza. Piumadoro, la farfalla, la cetonia ed il soffione
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Quando il sughero pesava e la pietra era leggera come il ricciolo dell'ava c'era, allora, c'era... c'era... ... una Principessa chiamata Nevina che
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Quando l'alba si levava, si levava in sulla sera, quando il passero parlava c'era, allora, c'era... c'era... ... una vedova maritata ad un vedovo. E
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servitù, perché ne avesse cura. E gli fu dato il nome Nonsò. Quando ebbe vent'anni, il Principe lo prese per suo scudiero. Un giorno passando in città
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Quando il filtro e la sortiera preparavano gl'incanti (ascoltate tutti quanti!) c'era, allora, c'era... c'era... ... un Principe chiamato Aquilino
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buffa!... La Corte lo credeva ammattito. Quando poi fece per muoversi e lo videro camminare a ritroso, tutti scoppiarono dalle risa. - Reuccio, che
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ritornava. Compiva l'anno, il mese, il giorno quando Doralice disse a Chiaretta: - Sorella mia, sono la secondogenita. É giusto ch'io mi metta alla
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Quando i polli ebbero i denti e la neve cadde nera (bimbi state bene attenti) c'era allora, c'era... c'era... ... un vecchio contadino che aveva tre
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vertigine e socchiuse gli occhi. Quando li riaprì si trovò dinanzi alla casetta della Fata Nasuta e la vecchietta gli sorrideva. Si guardò, si palpò, era
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. Candido imparava rapidamente e i maestri erano sbigottiti della sua intelligenza. Quando seppe leggere e scrivere, decise di mettersi pel mondo alla
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capello verde fra i folti capelli rossi. Il Reuccio s'imbarcò su una galea di mercanti e giunse dopo sette settimane in Soria. Ma quando chiedeva del
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Quando in quella che fuggì settimana veritiera si contò tre Giovedì c'era, allora, c'era... c'era... ... un vecchio contadino che viveva in una
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rispose il giovane beffandola. - Grucce! Grucce per le mie gambe! - gridò l'uccello risalendo tra le fronde. E disparve. Quando Saturnino riprese il