LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
inesplicabile, contro la quale la scienza non aveva rimedio. Il Reuccio ringiovaniva. Compì i diciassette, poi i sedici, poi i quindici anni. Prese a
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della via, ed era scomparsa. Al tocco aspro del nocciolo il Reuccio Sansonetto vacillò, come preso da vertigini; poi cominciò a ridere, premendosi gli
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trasparente, poi più densa e concreta, solida e dorata come un pollo naturale. E un profumo delizioso si diffondeva intorno. Prataiolo non osava toccarlo
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lungo, poi disse: - L'avrete. Ma mi occorre che mi portiate un capello di ciascuna strappato con le vostre mani e tre setole porcine, strappate con le
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per riempire l'ampolla, ma sentì la codina agitarsi disperata nell'altra mano, e l'osservò. Il moncherino cominciò a piegarsi a N, poi a O, poi ancora
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, attraversarono stanze immense e corridoi senza fine, poi la Fata tolse da un cofano d'oro uno specchio rotondo. - Guarda qui dentro. Piumadoro guardò
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leggera che il nonno dovette appenderle alla gonna quattro pietre perché il vento non se la portasse via. Poi nemmeno le pietre bastarono più e il
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! - Molto male! Fra qualche anno sarò un bambino lattante, poi nascerò, scomparirò del tutto. Mi può salvare soltanto il nocciolo della Fata Nasuta
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figlie; poi le condusse a palazzo, le fece salire a mensa, sui seggi delle tre Principesse: - Chiaretta, Doralice, Lionella, povere figlie mie, chi vi fece
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. Ripresero la danza vertiginosa, tenendosi per mano, poi spezzarono il cerchio e disparvero. Serena proseguì il cammino, giunse al villaggio e fece alzare
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nota a lui solo; Nevina la modellava su piccole forme tolte dagli astri e dagli edelweiss, poi, quando la cornucopia era piena, la vuotava secondo il
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Cassandrino cominciò ad appisolarsi, poi chinò la testa sulla tovaglia e, fra lo stupore del Re e dei convitati, s'addormentò. Fu portato in una camera del
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! - Vendete uno dei buoi. Il Padre restò pensoso, poi si decise. Alla fiera seguente vendette uno dei buoi e col danaro ricavato mandò Candido alla scuola
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nocciolo era diventato un ciliegio altissimo, tutto carico di frutti rossi e lucenti come rubini. Sansonetto ne mangiò uno, poi un altro, e un altro
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sarò felice. Il Principe si sdegnò quasi, poi vedendo Nonsò supplicante, cedette alle sue preghiere e comperò la giumenta. Il mugnaio, consegnando la
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! Aiuto! Giovine, per carità! Si voltò impietosito, ed eccolo ricondotto al punto di partenza. Ebbe un moto d'ira, poi riprese pazientemente il cammino
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farfalle. Mangiò, poi si sentì prendere dal sonno, s'alzò per andare a dormire. Le due mani lo precedettero in una camera di damasco vermiglio, gli
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una scheggia in forma di rozzo cucchiaio. E non gli riusciva di far altro. Tentò e ritentò, poi capì di essere vittima di qualche incantesimo