LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
Ma non era ammattito. I più famosi medici del regno constatarono veramente che il Reuccio Sansonetto ringiovaniva. Era una malattia nuova e
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Un Re aveva tre figliuole belle come il sole e ch'egli amava più degli occhi suoi. Avvenne che il Re, rimasto vedovo, riprese moglie e cominciò per
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. Vide un giardino meraviglioso, palmizi e alberi tropicali e fiori mai più visti. E nel giardino un giovinetto stava su di un carro d'oro che
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più perversa. Ormai il peso del giovinetto era tale che tutti i buoi del Regno non bastavano a smuoverlo d'un dito. Medici, sortiere, chiromanti
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giorno di più. Sulle prime non se ne dette pensiero. La divertiva, anzi, l'abbandonarsi dai rami degli alberi altissimi e scender giù, lenta, lenta
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non ritornare alla Reggia mai più. Le tre sorelle promisero. Allora i bifolchi le portarono fino ai confini del regno, le slegarono e le abbandonarono
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Un mattino Piumadoro si svegliò più leggera e più annoiata del consueto. Ma il vecchietto non rispondeva. - Soffiami, nonno! Piumadoro s'avvicinò al
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parola scritta sul fermaglio della collana. Uno studioso decrepito scoperse che il monile era della Bella dalle Chiome Verdi, la Principessa più sdegnosa
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comando del Padre ai quattro punti dell'orizzonte. E la neve si diffondeva sul mondo. Nevina era pallida e diafana, bella come le dee che non sono più
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un sorriso di delusione. - Non sdegnare il mio dono, o Prataiolo. Ti sarà più utile che tu non pensi. Ti basterà distendere la camicia per terra e
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notte. - C'è la luna più chiara del sole! - Mamma, ho paura! Andrò domattina all'alba... - Ti ripeto d'andare! - replicò la matrigna. - Mamma
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per ciascuno di voi un talismano prezioso. A te, Cassandrino, che sei poeta e il più miserabile, lascio questa borsa logora: ogni volta che
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, che aveva vent'anni e voleva condurre in moglie la più bella Principessa del mondo. Pubblicò un bando di nozze e giunsero centinaia di ritratti
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di premio per chi desse notizie della vecchietta che aveva incantato il figliuolo. Ma nessuno l'aveva più vista. Sansonetto andava sovente a caccia
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Regina pietrificata, e cercarono la coda di lucertola, ma la coda non c'era più. E la matrigna di marmo, col volto furente e le mani protese, fu
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, in nome di Dio, quelle non sono le tre reginette, sono tre scrofe. Il Re lo fece decapitare all'istante, per lesa Maestà. E la Corte non rise più
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cosa è questo? - É... è che non posso più andare avanti!... E rideva, e per quanto tentasse di avanzare il piede non gli riusciva di fare un passo
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palazzo più bello di quello reale. All'alba i cittadini guardarono trasecolati l'edificio meraviglioso, le sue torri, le logge, le scalee, i terrazzi
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; condusse la bestia per la criniera e la chiuse con altri cavalli nella sua scuderia. Ma all'alba il cavallo non c'era più. Era Candido che, grazie
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C'era una volta un vecchio signore, senza più fortuna, che aveva tre figli. Il primogenito disse un giorno al Padre: - Voglio mettermi pel mondo
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s'armò di tutto punto e partì di gran galoppo. Sentiva l'anello stringergli, stringergli il dito sempre più... - Si sarà stancata di questa lunga
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cavalieri, entrano nel giardino delle sette porte, ma nessuno ne esce più... Chiaretta entrò coraggiosa nel giardino fatato, stringendo in una mano