LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
lungo, poi disse: - L'avrete. Ma mi occorre che mi portiate un capello di ciascuna strappato con le vostre mani e tre setole porcine, strappate con le
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bambina; come ti chiami? - Piumadoro. - Io mi chiamo Pieride del Biancospino. Vado a disporre i miei bruchi in terra lontana. Un giorno forse ti
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la macina. Nonsò guardò attentamente la bestia e disse: - Signore, quello è il destriero che mi abbisogna! - Tu scherzi! - Signore, compratemelo e ne
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cavalli che le son vicini! - Mi piace quella e non ne voglio altri. - Sia pure disse il barone; e pensò: "Servo scaltro! Deve conoscere il mio
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sentì rinascere. - Grazie, amici miei. Non altre adoro - che piumadoro... Oh! Piumadoro, bella bambina - sarai Regina. - Chi è che mi canta all'orecchio
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, picchiò freddoloso. La porta si aprì: una vecchietta minuscola, curva, canuta, grinzosa, apparve nel vano, al chiarore del focolare. - Buona donna, mi
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giuoco che gli era stato fatto. - Mi vendicherò - egli disse; e lasciò la città e prese la via del paese nativo. Giunse dal fratello contadino, che lo
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. - Che mi sia riportata la camicia della trisavola! L'armata partì di gran galoppo, sparve all'orizzonte, e poco dopo era di ritorno con la tela
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Principe con occhi tanto supplici e dolci che Fiordaprile si sentì commosso. - Fiordaprile, lasciami avanzare! Mi fermerò poco. Voglio toccare quella neve
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mi esponete alla mala ventura. E ad ogni parola, uno scorpione dalla coda forcuta le scendeva lungo la persona. Trasse il libro di tasca e lo diede
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, alla ventura. - Sia come tu vuoi - disse il Padre, - ma non posso darti più di dieci scudi. - É poco, ma farò che mi bastino. Desiderio prese i dieci
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ritornava. Compiva l'anno, il mese, il giorno quando Doralice disse a Chiaretta: - Sorella mia, sono la secondogenita. É giusto ch'io mi metta alla
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! - Molto male! Fra qualche anno sarò un bambino lattante, poi nascerò, scomparirò del tutto. Mi può salvare soltanto il nocciolo della Fata Nasuta
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Nazzarena, quella che il vostro cuore scelse per compagna. Quando giunsi col mio corteo nel bosco, un mago mi trasformò, imprigionandomi con la mia