LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
Verso sera giunsero dalla Fata dell'Adolescenza. Entrarono per la finestra aperta. La buona Fata li accolse benevolmente. Prese Piumadoro per mano
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vertigine e socchiuse gli occhi. Quando li riaprì si trovò dinanzi alla casetta della Fata Nasuta e la vecchietta gli sorrideva. Si guardò, si palpò, era
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figliuoli. Quando sentì vicina l'ora della morte li chiamò attorno al letto per l'estremo saluto. - Figliuoli miei, io non son ricco, ma ho serbato
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di una bellezza mai più vista. E aveva il suo seguito di carrozze, di dame, di cavalieri liberati con lei dal malefizio del mago. Il Principe li
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. E gli gnomi danzavano in mezzo alla strada. Serena li osservò fra i tronchi, trattenendo il respiro. Erano gobbi e sciancati come vecchietti, piccoli
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nuove prove. - Sta bene - disse il Re. - Io ho dunque nelle mie stalle cinquanta buoi, e occorre che tu, o uno dei tuoi compagni, li mangi da solo in otto
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? - Cinquecento scudi. - Sono troppi. Ma ve li do. Lasciatemela prima provare. E lo sconosciuto salì in sella, cacciò gli speroni nei fianchi della bestia che