LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
garofani della sua finestra una farfalla candida e la chiuse tra le dita. - Lasciami andare, per pietà!... Piumadoro la lasciò andare. - Grazie, bella
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sentì rinascere. - Grazie, amici miei. Non altre adoro - che piumadoro... Oh! Piumadoro, bella bambina - sarai Regina. - Chi è che mi canta all'orecchio
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tuoi giardini. - Grazie, vecchietta mia! Il Reuccio baciò la buona fata, ma sentiva l'anello donatogli da Biancabella di Pameria stringergli il dito
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Principessa. - Grazie, amico mio. Ritorna presso tuo Padre, ed io ritorno alla Corte di Corelandia, dove tu dovrai trovarti fra un anno e un giorno. E
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alla porta un vecchio mendicante dalla barba bianca; e sempre le sorelle gli donavano una scodella di minestra. - Grazie, figliuole! Che mani da
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quel poveretto! - gli consigliò la giumenta. Nonsò ubbidì e l'uccello disse: - Grazie, Nonsò; quando ti sia necessario, chiamami e saprò sdebitarmi
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. - Vi offro la mano della Principessa: vi spetta di diritto. - Grazie, Maestà! Sono già fidanzato con una fanciulla del mio paese. - Vi spetta allora