LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE
misteriosa. Terrorizzata lasciò cadere il secondo chicco. Appena il grano toccò terra il castello si fece d'oro, la Fata e gli ospiti apparvero benigni e
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appena l'uscio di casa che il vento se la ghermì, se la portò in alto, in alto, come una bolla di sapone... Piumadoro gettò un grido e chiuse gli occhi
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l'istoria pietosa delle tre giovinette. La matrigna fece per ghermire e disperdere l'acqua delatrice ma la toccò appena che restò di marmo. Al Re fu come
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del Re il filtro fatato e attese, ansiosa di vederne l'effetto. Aveva appena bevuto che il Re stralunò gli occhi, come preso da sdegno e da meraviglia
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l'inchinavano tosto, ossequiosi, appena riconoscevano il reale schernitore. E il Reuccio rideva e i cortigiani ridevano con lui. Passò una vecchina dai capelli
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; e appena in terra fu pronto a spingerla con le due mani sull'orlo d'un declivio, rotolandola a valle. Poi si mise a cercare in fretta il capello
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: le sue chiome erano appena bionde, d'un biondo imitato dalla Stella Polare, il suo volto, le sue mani avevano il candore della neve non ancora caduta
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indietro senza il libro della matrigna. Fece violenza al tremito che la scuoteva, e s'avanzò con passo tranquillo. Appena la videro, gli gnomi verdi si
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segreto; ma lo saprò raggiungere a mezza via!". Candido prese la cavallina pomellata e partì. Appena fuori del castello, essa riapparve nelle forme della
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dell'altare, con gli occhi al cielo e le mani congiunte, non faceva che pensare ai pomi del pellegrino. Appena uscita si fermò ancora ad ammirarli, poi